Si intitola Free il nuovo singolo di Calvin Harris con Ellie Goulding in uscita oggi, venerdì 26 luglio. Qualcuno, però, liberi la cantante britannica dalla “schiavitù” delle collaborazioni nella quale è caduta da diversi anni. Schiavitù che forse è solo nella testa di chi scrive, o almeno questo è quel che ci auguriamo, ma è innegabile che ormai il nome della popstar sia legato a doppio filo a quello di diversi dj.
Quando Calvin Harris ed Ellie Goulding hanno iniziato a collaborare lei era in una fase ben diversa della sua carriera. Aveva appena sfornato Halcyon, acclamato secondo album che aveva ulteriormente beneficiato di una ristampa contenente I Need Your Love, proprio con Calvin, e la super hit Burn.
Due anni dopo, nel 2014, visto il successo riscosso dal loro primo esperimento insieme, i due sono tornati a lavorare congiuntamente per quella che gli stranieri definirebbero una “smash hit”, Outside. Di lì a poco Ellie avrebbe vissuto un exploit molto importante. Tutto merito di Love Me Like You Do, brano portante del film Cinquanta sfumature di grigio.
È stato l’inizio di un percorso più da popstar e meno da cantautrice di alternative pop. O almeno così credo avessero sperato i suoi discografici. Ne è nato un disco, Delirium, non all’altezza delle intenzioni e delle aspettative (mie, sicuramente). Tante, troppe tracce per un album che trabocca di riempitivi e segna una distanza siderale non solo dal già citato Halcyum, ma anche dall’ottimo esordio con Lights.
Sarebbero passati ben 5 anni prima di tornare ad ascoltare un nuovo LP di Ellie Goulding, Brightest Blue, uscito nel 2020 in piena pandemia. Nel mezzo un sacco di singoli (e collaborazioni) che faticavano a finire in un progetto di ampio respiro. Qualcosa, dopo Delirium, deve aver scricchiolato. Di certo la cantante ha avuto un esaurimento nervoso come ha ammesso lei per prima. Al tempo stesso hanno iniziato a circolare voci secondo cui la discografica non stesse supportando a dovere l’artista.
In effetti la promozione riservata agli ultimi lavori della cantautrice lascia un po’ perplessi. D’accordo, Brightest Blue non è un disco di facile ascolto ed è uscito in un periodo in cui potevamo solo affacciarci al balcone e spellarci le mani a furia di dispensare applausi, ma in diverse occasioni, sui social, Ellie si è trovata a parlare con i fan lasciando intendere un certo dispiacere per tutto ciò che riguardava la gestione della sua carriera musicale, tra tour partiti a fatica e una generale insoddisfazione per l’industria musicale.
La storia si è ripetuta anche in tempi più recenti: il suo ultimo lavoro in studio, Higher than Heaven, pubblicato nel 2023, è passato praticamente inosservato malgrado le belle canzoni che contiene ed è stato abbandonato a se stesso in poco tempo, giusto il tempo di farlo debuttare in vetta alla classifica inglese per poterlo scrivere nei comunicati stampa.
Le uniche occasioni in cui il nome di Ellie Goulding è tornato a imporsi all’attenzione del grande pubblico sono state le collaborazioni di cui si è resa protagonista. Tra le ultime, quella con Alok e Sigala per All By Myself e la vendutissima Miracle, di nuovo con Calvin Harris che si è aggiudicata persino una nomination ai Grammy.
Che sia questo un compromesso per rimanere a galla nel music biz? I numeri parlano chiaro: su Spotify sono proprio tali featuring a macinare grandi numeri se si analizza la discografia di Ellie. Un modo per fare cassa e avere poi la possibilità di realizzare i propri album? L’impressione è questa.
In un’intervista del 2013 la cantante parlava proprio della mancata libertà di poter fare fino in fondo la musica che davvero vorrebbe: “È lavoro, ti devi adattare. Sono fortunata a fare ciò che amo, ma è pur sempre un lavoro” osservava.
Ben vengano i featuring se poi le danno modo di tenere dei live con l’orchestra come è successo nei mesi scorsi alla Royal Albert Hall, ma sarebbe un peccato se al di fuori della cerchia dei fan Ellie venisse identificata come la vocalist dei pezzi del dj di turno; la voce che senti d’estate all’Ushuaïa di Ibiza. Un po’ svilente per una che ha scritto pezzi come My Blood, Figure 8 e Flux.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.