Vincere ai calci di rigore dopo 120 minuti di sofferenza, a Wembley, contro gli inglesi e 60.000 tifosi ‘rivali’. L’impossibile è diventato realtà nella notte di Londra, che ha visto l’Italia di Roberto Mancini tornare sul tetto d’Europa dopo oltre mezzo secolo d’attesa.
Le manone di Donnarumma, la grinta di Chiellini, il fiuto del goal di Bonucci, gli scatti di Chiesa, le geometrie di Jorginho, la qualità di Verratti, la spinta di Emerson, la fantasia di Insigne, la gamba ingessata di Spinazzola, le lacrime e gli abbracci di Vialli e Mancini, riuscito nell’impresa di resuscitare una nazionale 4 anni fa per la prima volta fuori dai mondiali, dopo la cocente notte di San Siro contro la Svezia.
15 anni dopo il mondiale vinto a Berlino, il cielo di Londra si è nuovamente tinto di arcobaleno, riunendo un Paese uscito devastato, stanco, depresso, impaurito, arrabbiato da un anno e mezzo di pandemia. Vinto l’Eurovision con i Maneskin, gli azzurri hanno bissato con gli Europei di Calcio, cogliendo una doppietta che mai era riuscita a nessuno.
Attesi oggi al Quirinale da Sergio Mattarella, i 26 potranno ora andare in vacanza, cullandosi tra tricolori e ringraziamenti vari, ritrovando quei costumi da bagno che in testa al post, nell’immancabile galleria, vi aspettano a braccia aperte.
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