“Non è normale che nel 2017 io debba girare per strada pensando di poter essere aggredito perché non ho una fidanzata ma un fidanzato”: si sfoga così Stefano, nome di fantasia, giovane 17enne di Faenza, su Facebook.
É lui stesso a raccontare la sua storia sui social: Stefano stava camminando per Faenza con il suo fidanzato quando è stato aggredito verbalmente da un vecchio compagno di scuola, “il bulletto delle elementari”. E non è la prima volta: altre due volte, in passato, lo stesso ragazzo lo aveva apostrofato con insulti omofobi per strada. In quest’ultima occasione (risalente al 21 agosto), però, il ragazzo ha sputato verso Stefano, non colpendolo.
“Senza pensarci ho chiamato il 112, ho raccontato all’operatore la vicenda e l’unica cosa che mi ha consigliato è di andare a sporgere denuncia la mattina seguente. Il giorno dopo, però, ho scoperto che le forze dell’ordine non si occupano più di denunce per offese e che dovevo procedere con il mio avvocato” scrive.
Come racconta il sito emiliaromagnamamma.it, prima di mettere in campo gli avvocati ci sarebbe stato un ultimo tentativo di mediazione. Il padre della vittima avrebbe incontrato la madre del bullo, trovando in tutta risposta un muro di incomprensione: da qui la decisione, ancora più convinta, di procedere per vie legali.
La sua storia ha avuto buona eco su Facebook e il giovane ha ricevuto supporto anche da Arcigay e da Gay Lex, rete di avvocati e attivisti LGBT, per mano di Michele Giarratano (marito del parlamentare Sergio Lo Giudice).
© Riproduzione Riservata
Un parte di me pensa che “il bullo” capirebbe solo una bella ripassata di calci negli attributi…