Esterino Montino, sindaco di Fiumicino nonché marito di Monica Cirinnà, ha iscritto nei registri dello Stato Civile una bimba figlia di due mamme, entrambe residenti in città.
Apriti cielo. La Lega di Matteo Salvini ha infatti attaccato a testa bassa quanto fatto dal primo cittadino, per bocca del senatore William De Vecchis e dei consiglieri comunali Stefano Costa e Vincenzo D’Intino.
“Diamo il benvenuto alla bambina iscritta nel registro dei cittadini di Fiumicino, ma nel farlo non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni. Non condividiamo assolutamente questa deriva che porta alle trascrizioni dei figli di coppie gay. Riteniamo che nessuno possa negare a un bambino il diritto di avere una figura paterna e una materna“, hanno sbraitato tramite nota congiunta i tre leghisti.
“Padre e Madre sono due parole che dovrebbero essere ‘naturalmente’ sacre, e questa negazione del diritto fondamentale di un bambino è un atto di arroganza di chi vuole imporre il proprio pensiero anche contro i principi di conservazione della stessa specie umana”. “Riteniamo che ognuno abbia il diritto di vivere la propria vita e la propria sessualità come crede, ma ciò non vuol dir calpestare i diritti di chi non ha voce solo per soddisfare un’esigenza del tutto personale, nel migliore dei casi, o un capriccio nel peggiore. Quando si rivendicano dei diritti, in realtà, si sta affermando la tutela della parte più forte, quella che può parlare e può decidere, schiacciando invece le esigenze di chi non ha voce, calpestando i suoi diritti, che al contrario dovrebbero essere tutelati”. “Non vorremmo essere costretti a chiamare in causa la Procura della Repubblica per intervenire su atti illegittimi rispetto alle legge italiana; certe forzature politiche mettono fortemente a rischio i dirigenti che firmano gli atti, e anche questo rappresenta calpestare i diritti“.
Montino, via social, ha invece festeggiato il lieto evento, posando sorridente con mamme e figlia.
“A Fiumicino c’è una nuova famiglia: è quella composta da Ginevra e dalle sue mamme, entrambe presenti sul certificato di nascita della piccola. Fiumicino deve essere la città di tutti e di tutte le famiglie. Riconoscere entrambe le mamme di Ginevra significa riconoscere a lei tutti i diritti e ai suoi genitori tutti i doveri. Sebbene non ci sia ancora una legge che riconosca le famiglie arcobaleno in Italia, i tribunali hanno tracciato una strada che non possiamo ignorare e che si basa sul principio imprescindibile del superiore interesse del minore. Dove alcuni tacciono davanti ai bisogni dei cittadini e dove altri discriminano i bambini per il colore della loro pelle o per l’orientamento sessuale dei genitori, noi non ci tiriamo indietro. Siamo felici di avere potuto accogliere questa nuova famiglia nel nostro Comune e di avere partecipato alla gioia di Claudia e Ilaria per l’arrivo di Ginevra“.
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