Arriva da Formia l’ultima denuncia di omofobia di questa lunga estate italiana.
A scriverci un ragazzo, per ora anonimo, che sabato sera si stava dirigendo con gli amici in un baretto in zona Largo Paone. I ragazzi, in un sottopassaggio, trovano un uomo incosciente che ha sbattuto la testa, avendo perso molto sangue. Chiamata l’ambulanza, il giovane e un’amica vanno a chiedere in un ristorante lì vicino acqua, ghiaccio e un po’ di carta per tamponare e soccorrere l’uomo ferito. C’è un cameriere al telefono, i due gli spiegano quanto accaduto e l’uomo, bruscamente, reagisce con un insulto omofobo.
“Ci risponde che stava occupato al telefono, passo avanti per andare a chiedere al bar del ristorante ciò che ci serviva. Uscendo il cameriere rientrato mi urla ‘mezzo frocio’, dicendo ai suoi colleghi che l’avevo disturbato mentre parlava a telefono”.
Soccorso l’uomo, e arrivata l’ambulanza, il ragazzo torna al ristorante per far presente l’offesa subita, ma viene preso in giro. Chiesto di parlare con il titolare, quest’ultimo lo spiazza, dopo aver ascoltato quanto avvenuto con un ‘vabbè non fa niente’.
“Sconcertato i miei amici mi portano via. Sono rimasto sconvolto”, ha commentato il giovane. Marilù Nogarotto, presidente di Arcigay Latina, ha chiesto l’immediato intervento della Sindaca di Formia, affinché effettui i “doverosi controlli nel ristorante, al fine di far sanzionare il cameriere ed il titolare”. Fabrizio Marrazzo, responsabile di Gay Help Line 800713713, sottolinea invece come questo sia purtroppo “solo l’ennesimo episodio che registriamo commesso da attività commerciali. Risulta importante approvare al più presto una legge contro l’omotrasfobia ed attuare azioni formative contro la discriminazione in particolar modo verso le imprese.”
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