Il 13 maggio del 2016, quando in parlamento si battagliava per le legge sulle unioni civili, Alessio Costantini di Forza Nuova fece irruzione nella sede del Gay Center per affiggere un manifesto di protesta del movimento di estrema destra che recitava: “Unioni civili sono perversione”.
Passati quasi due anni, il Giudice delle Indagini Preliminari del tribunale Penale di Roma dovrà ora valutare la richiesta di rinvio a giudizio di Costantini, denunciato dal Gay Center tramite il proprio legale avv. Mario Miano, in relazione proprio a quell’episodio di irruzione a scopo intimidatorio. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ricorda così quel giorno.
“Mi hanno circondato e poi hanno tirato fuori un volantino: ‘Unioni civili, la perversione non sarà mai legge’, poi uno di loro mi ha chiesto se sapessi di essere un ‘perverso’ e urlato che la ‘vera famiglia è padre, madre e figlio’. Sono stati attimi allucinanti. Alessio Costantini è entrato nella nostra sede urlando“, prosegue Marrazzo, “mentre un altro faceva le riprese con uno smartphone. Gli altri si sono messi a semicerchio attorno alla porta d’ingresso del Gay Center e se ne sono andati via, rubando peraltro anche una bandiera, solo quando ho detto di essere già al telefono con la polizia“.
Quasi due anni dopo l’approvazione della legge, le unioni civili sono incredibilmente entrate nella campagna elettorale, con il centrodestra che per bocca di Silvio Berlusconi ha promesso una loro modifica. Eppure “la comunità lesbica, gay e trans ha bisogno di leggi e tutele a sostegno e a contrasto delle discriminazioni“, sottolinea Marrazzo, con almeno 20.000 persone che “subiscono e chiedono aiuto al servizio di Gay Help Line, verso il quale diversi gruppi di estremisti negli ultimi anni ci hanno più volte fatto azioni contro, lanciando anche sassi sui volontari“.
Estrema destra che nelle ultime ore ha sposato e difeso il far west andato in scena a Macerata, dove un estremista ex leghista ha terrorizzato la città sparando e ferendo sei persone di colore, alimentando ulteriore tensione all’interno di una campagna elettorale tutta giocata sulla paura nei confronti del ‘diverso’.
“I fatti di Macerata dimostrano che le azioni di gruppi estremisti non vanno trascurate e gli autori siano puniti a norma di legge“, conclude Marrazzo. “Confidiamo nel fatto che la giustizia possa fare il suo corso, che Alessio Costantini sia rinviato a giudizio, e che non vi siano mai più ulteriori episodi intimidatori alla vita della nostra associazione, alle persone lesbiche, gay e trans, o ad altre minoranze, da parte di gruppi estremisti come Forza Nuova“.
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