E’ tutto pronto per il Vicenza Pride del 15 giugno. A 3 giorni di distanza, il percorso è confermato, i carri sono stati preparati e i partecipanti stanno programmando il loro viaggio nella città veneta. Tra chi si sta preparando, però, ci sono anche coloro che non amano particolarmente i gay pride. Oltre alla processione di riparazione, organizzata dai fedeli dell’associazione San Marco Evangelista per riparare “il danno provocato all’ordine naturale e soprannaturale“, ci sarà anche un convegno sulla famiglia. Insomma, due eventi riguardanti dei temi completamente non condivisibili da chi parteciperà alla parata dell’orgoglio. Due eventi organizzati in netto contrasto al Vicenza Pride. E tra i sostenitori, ci saranno anche i militanti di Forza Nuova.
Come in quasi ogni città, anche Vicenza ha il suo circolo del partito di estrema destra. Il quale ha annunciato per sabato 15 giugno una sua protesta, anche se diversa dalle altre. Nessuna contro-manifestazione, ma parteciperanno al convegno dedicato alla famiglia, come modo diverso per opporsi alla marcia. Nel comunicato diramato, però, è un farcito di false apertura nei confronti della comunità LGBT, con una ripresa di frasi e termini utilizzati ormai da anni, primo tra tutti il voler definire il pride una carnevalata, fino a definire i diritti civili dei capricci.
Il comunicato di Forza Nuova sul Vicenza Pride
Il gruppo di estrema destra di Vicenza mette per una volta da parte il fatto che le persone omosessuali siano contro natura, ma mostrandosi invece molto aperti. Seppur confermando che non accettano l’omosessualità, spiegano, ammettono di non essere nessuno per dire a una persona chi amare e chi no:
non abbiamo assolutamente nulla contro gli omosessuali e riteniamo sacro che ognuno sia libero di amare chi vuole, di vivere in intimità il proprio rapporto.
Sembra quasi un buon segnale da parte del partito, che corregge subito il tiro:
Possiamo disquisire se questo piace o non piace ma non siamo nessuno per dire alle persone chi devono amare e cosa devono fare all’interno delle mura domestiche.
Come dire fate quello che dovete fare, ma non fatelo in strada. Lasciate che a scambiarsi un segno d’affetto siano solo le coppie etero. Ma poi, si ridestano completano e attaccano i pride, additando le persone trans come dei mostri:
quello che è osceno e dà molto, molto fastidio è la carnevalata di puro degrado e immensa volgarità a base di feticismo e transessualismo che vengono portate in piazza durante i vari Pride in giro per il mondo.
E parlano dei diritti e dei capricci:
Un discorso è manifestare per un proprio diritto (che poi i diritti sono ben diversi dai capricci), un discorso è trasformare il tutto nella fiera dello squallore e della morte del pudore nella maniera più assoluta.
Come se il desiderio di poter formare una famiglia o più semplicemente di poter passeggiare in centro senza correre il rischio di essere aggrediti si potessero considerare dei capricci.
Forse qualcuno dovrebbe loro spiegare o ricordare che quella che definiscono ed in mala compagnia , una "carnevalata" è un omaggio ad una signora che ebbe il coraggio un lontano 28 giugno del '69 , a ribellarsi alla violenza e prevaricazione dei " cops" di New York . Guarda caso era una che loro tacciano di immensa volgarità. Un detto evangelico ( nientepopodimeno) dice che gli scandali devono avvenire se si vogliono cambiare le cose .