Arrestato nel 2015 dopo aver ucciso cinque giovani ragazzi gay, Stephen Port, ribattezzato “l’assassino di Grindr”, è già diventato miniserie BBC. Four Lives il titolo del progetto britannico, scritto da Neil McKay e diretto da David Blair, con il primo trailer appena diffuso.
La miniserie in 3 puntate racconterà la storia di Anthony Walgate, Gabriel Kovari, Daniel Whitworth e Jack Taylor, tutti assassinati da Port tra il 2014 e il 2015. L’uomo aveva abbordato le sue vittime via app, prima di invitarle a casa sua a Barking, Londra, drogarle, violentarle e ucciderle. Nel 2016 Port è stato condannato all’ergastolo.
Prendendo a piene mani da “ricerche approfondite e più fonti”, Four Lives vede il più che somigliante Stephen Merchant nei panni di Port e Sheridan Smith negli abiti di Sarah Sak, madre del giovane assassinato Walgate. Sak ha successivamente scritto un libro legato alla morte di suo figlio, A Life Stolen: The Tragic True Story of My Son’s Murder, che uscirà nel febbraio 2022. La serie è interpretata anche da Jaime Winstone, Samuel Barnett, Rufus Jones, Robert Emms, Daniel Ryan, Stephanie Hyam e Leanne Best.
La scorsa settimana una giuria d’inchiesta ha certificato gli errori della polizia durante le indagini sull’omicidio di Walgate. Errori che hanno “probabilmente” contribuito alla morte delle successive due vittime di Port, Kovari e Whitworth. L’uomo aveva tentato infatti di depistare le immagini in molti modi e, nonostante tutti i cadaveri delle prime tre vittime siano stati ritrovati nello stesso posto, nel cimitero di Barking, è stato solo dopo la quarta vittima che le morti sono iniziate a sembrare sospette agli investigatori, che hanno tardivamente ricollegato i casi per le loro somiglianze.
Tutto tace sull’eventuale distribuzione italiana della miniserie crime.