Curioso studio quello strutturato da Tenga, marchio di articoli erotici, legato alla masturbazione.
Secondo una nuova ricerca, portata avanti intervistando 2000 adulti nel Regno Unito, gli uomini gay e bisessuali si masturberebbero con più frequenza rispetto a quelli eterosessuali. Il 58% degli omosessuali si masturberebbe almeno una volta a settimana, contro il 35% degli etero. Diversa anche l’età per la primissima volta: 13 anni per gay e bisex, 15 per gli etero. Il 56% dei gay e bisex intercettati guarda i porno, a differenza di un più basso 44% etero, mentre solo il 24% degli eterosessuali utilizza ricordi legati ad un’indimenticata amante per masturbarsi, a differenza del 35% delle persone gay e bisex.
La maggior parte della comunità LGBT (il 72%) è inoltre convinta che la società trarrebbe benifici se le persone fossero più aperte nel parlare di sesso, rispetto ad un più prudente 44% degli etero. Gay e bisex più fantasiosi anche nell’utilizzo dei sex toys (46%), contro il 30% degli etero.
“Mi chiedo se, poiché la cultura LGBTQ + in generale non pone l’enfasi sul sesso legato al pene nella vagina o sul sesso penetrativo in generale come obiettivo finale di un’esperienza sessuale condivisa, la masturbazione possa essere vista come un’attività più accettabile, praticata da solo o in coppia. Quindi l’autoerotismo è qualcosa che le persone LGBTQ + hanno più probabilità di fare regolarmente“, commenta Alix Fox, educatrice sessuale e ambasciatrice di Tenga.
“Potrebbe anche derivare dal fatto che esistendo e identificandosi come persone non eterosessuali, le persone LGBTQ + abbiano più probabilità di dover lottare contro le antiquate percezioni mentali della società, fermamente conservatrici nel dirci ciò che è “giusto” o “sbagliato”, “la cosa da fare” o “la cosa da non fare”, “rispettabile” o “tabù”. Possono essere più aperte a sfidare altri stigmi obsoleti e restrittivi”, conclude la Fox, “come quelli che dicono che la masturbazione è peccato“.
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