ROMA – 10 marzo e 9 giugno. Due date nelle quali il movimento dell’associazionismo GLBT (gay, lesbico, bisessuale e transgender) ha deciso di far convergere, in modo unitario, sulla capitale le proprie forze per dar vita a grandi manifestazioni di piazza per stimolare il governo a muoversi nella direzione del resto d’Europa, verso l’estensione dei diritti civili alle coppie gay e lesbiche, senza lasciarsi dettare da “altri” interessi quello che è o non è nell’interesse dei cittadini italiani, senza discriminarli o penalizzarli sulla base dell’orientamento sessuale. Dopo mesi di incertezze le decisioni su questo sono state prese nel corso di un’assemblea plenaria alla quale ha partecipato la gran parte delle associazioni di rappresentanza della comunità GLBT del nostro paese. Alla fine dell’incontro ne è uscito un comunicato congiunto nel quale viene spiegato che ”la generale insoddisfazione per le risposte fin qui ricevute dal governo alle richieste del movimento ha spinto tutte le realtà presenti a concordare e lanciare una mobilitazione permanente su tutto il territorio nazionale e ad individuare un calendario di iniziative unitarie e condivise dalla forte valenza politica e laica. Il 10 Marzo si svolgerà a Roma una manifestazione nazionale per ribadire le richieste del movimento in un momento in cui le proposte di legge sulle coppie di fatto dovrebbero essere in discussione al Parlamento. Il Pride Nazionale unitario si svolgerà il 9 Giugno a Roma, dove Governo e Parlamento dovranno prendere atto della forza e della determinazione di un movimento unito, deciso e compatto a conquistare pari diritti e dignità per tutte e tutti in Italia.”
Proprio recentemente oltre il 50% dei lettori di Gay.it, interpellati da un nostro sondaggio aveva indicato la capitale come piazza più idonea allo svolgimento della manifestazione nazionale di quest’anno. Dalla riunione è anche emersa la necessità di attuare una gestione unitaria di tutti gli eventi e si è concordato che a Bologna, l’altra città candidata a ospitare il Pride nazionale, si svolgerà il Pride del 2008. Hanno dato la propria adesione a queste decisioni le seguenti associazioni: Agedo Nazionale, Antagonismo Gay, l’Archivio Massimo Consoli, Arcigay, Arcilesbica, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, il Circolo Maurice di Torino, il Circolo Pink di Verona, il Comitato Bologna Pride, il Comog (Coordinamento Moto Gay e Lesbico) Nazionale, Crisalide Azionetrans, il DìGay project, E.U.R.O. Epicentro Ursino Romano, Facciamo Breccia (la rete promotrice della manifestazione “No Vat” su autodeterminazione, laicità, antifascismo del 10 febbraio 2007), Famiglie Arcobaleno, GayRoma.it, il Gruppo Pesce di Roma, I-Ken di Napoli, il LCR Leather Club di Roma, Libellula 2001 Arcitrans di Roma, il MIT Nazionale, il MOS Movimento Omosessuale Sardo e l’Open Mind di Catania. (RT)
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