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Lucy Salani donna transessuale sopravvissuta a Dachau, intervista ai registi del documentario – video

Daniele Coluccini e Matteo Botrugno ci raccontano la dolorosa esistenza di Lucy e il documentario sulla sua storia: ‘C’è un soffio di vita soltanto’.

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lucy salani, donna trans più anziana d'italia campo di concentramento nazista di dachau

 

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In occasione della Giornata della Memoria Gay.it ha incontrato Matteo Botrugno (@matteo__botrugno) e Daniele Coluccini (@daniele_coluccini), registi di “C’è un soffio di vita soltanto“, una testimonianza commovente su Lucy Salani, donna transessuale deportata a Dachau e sopravvissuta allo sterminio nazista.

Il titolo del documentario riprende un verso di una poesia scritta da Salani in giovane età, emblema della speranza oltre gli orrori che la donna ha dovuto subire lungo quasi un secolo, ma anche dell’enorme fragilità dell’essere umano: “Su un mondo di cose appassite, / c’è un soffio di vita soltanto”.

Lucy Salani in compagnia di Coluccini e Botrugno è tornata a Dachau, rivivendo i momenti orribili della sua deportazione e della vita nel campo di sterminio.  “Sono già tornata tre volte a Dachau dopo la liberazione e tutte le volte provo una sensazione che non riesco a descrivere. Ho un blocco e mi continuano a scendere le lacrime…” Racconta Lucy Salani ai registi, “È impossibile dimenticare e perdonare. Ancora alcune notti mi sogno le cose più orrende che ho visto e mi sembra di essere ancora lì dentro e per questo voglio che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento perché non accada più”.

La vita di Lucy intreccia gli avvenimenti più importanti della Storia del ‘900 e delle lotte per la liberazione della comunità LGBTQIA+.

Il mio nome è Salani Luciano, originale, però nella vita ho preso mille nomi, ma io mi chiamo Luciano. Quante volte me lo hanno chiesto di cambiare nome. Io ho detto no, me lo hanno dato i miei genitori. Perché una donna non può chiamarsi Luciano?”, dichiara nel documentario.

Lucy ha precorso i tempi e ancora oggi a 97 anni afferma di chiamarsi Luciano, “perché una donna non può chiamarsi Luciano?”, arrivando a ragionare sui temi caldi della contemporaneità con la spontaneità e ironia che la contraddistinguono.

Lucy Salani ha sempre dichiarato di essersi sentita donna, anche prima dell’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso, avvenuto a Londra nel 1982. “Solo perché ora ho un buco mi posso definire donna? Io lo sono sempre stata!

Documentario c'è un soffio di vita soltanto
C’è un soffio di vita soltanto (2021), Matteo Botrugno e Daniele Coluccini

‘C’è un soffio di vita soltanto’ è in programmazione oggi al Cinema Lumiere di Bologna alle 20:15, con la presenza in sala dei registi e di Lucy Salani. 

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