La statunitense Food and Drug Administration, l’agenzia che si occupa della regolamentazione di farmaci e alimenti e che dà o nega l’autorizzazione alla vendita, ha approvato, per la prima volta, un farmaco per prevenire la trasmissione dell’hiv. Si chiama Truvada ed è a base di due antiretrovirali, il tenofovir e l’emtricitabina, e può essere usato non solo da chi è sieropositivo, ma anche da chi è ad alto rischio di infezione e da chi abbia rapporti sessuali con un partner sieropositivo. Secondo gli studi riduce il rischio di contrarre l’hiv fino al 73%, come spiega la Bbc.
La decisione dell’FDA arriva dopo che un gruppo di esperti aveva raccomandato a maggio scorso allo stesso ente l’approvazione della pillola. Il farmaco, prodotto da un’azienda californiana, era già stato approvato dall’Fda per l’assunzione, insieme ai farmaci antiretroviali, da parte delle persone sieropositive, cosa possibile anche nel Regno Unito. Da adeso, però, negli Usa potrà essere usato anche per prevenire la trasmissione nelle persone sieronegative. Secondo alcuni studi condotti dal 2010, il farmaco ridurrebbe tra il 44 ed il 73% il rischio di infezione da hiv nelle persone sane conc omportamenti a rischio e nelle persone che hanno un partner sieropositivo. Tuttavia diversi gruppi anti-aids e operatori sanitari non sono favorevoli a questo farmaco, perché può dare un falso senso di sicurezza e spingere ad abbassare la guardia e assumere, così, comportamenti più rischiosi.
Molti temono anche lo sviluppo di resistenze ai farmaci da alcuni ceppi del virus. Secondo l’Fda il farmaco può però essere usato come parte di un piano comprensivo di prevenzione contro l’HIV, tra cui l’uso del preservativo e test periodici sul virus. Ma, come rileva Michael Barton di Unaids, ”il farmaco riduce il rischio di trasmissione del virus solo se preso regolarmente. Negli studi molti uomini non l’hanno assunto sempre, senza ricevere protezione piena. Piuttosto che concentrarsi sul partner sano, è meglio lavorare su quello sieropositivo. Se assume regolarmente i farmaci antiretrovirali e la carica virale viene soppressa, è infatti quasi impossibile che trasmetta il virus”.
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