Mio Sugita
Se pensate che i commenti di Yoshiro Mori alle Olimpiadi sono agghiaccianti, non avete ancora sentito quelli che hanno vinto il premio giapponese come “commento più sessista dell’anno”. E questa volta, si tratta di una donna. È Mio Sugita, deputata conservatrice del partito Liberal Democratico (LDP), che negli anni si è fatta conoscere per i suoi insulti alle donne e l’opposizione ai diritti della comunità LGBTQIA+. Sugita si è scagliata contro le donne che denunciano violenze sessuali, accusandole di inventare spesso le accuse. In un meeting dell’LPD ha detto:
«Le donne possono mentire quanto vogliono»
Durante un’intervista aveva anche definito la comunità LGBTQIA+ inutile, dal momento che «non producono figli. In altre parole, mancano di produttività e, pertanto, non contribuiscono alla prosperità della nazione». Non c’è bisogno di commentare sulle affermazioni, ma il fatto che vengano da una donna – non importa quanto conservatrice – fa davvero chiedere se tutti i passi avanti di cui tanto parliamo a volte non siano solo parole.