Il censimento conterà le coppie gay, checché ne dicano vari giornali riportando dichiarazioni smozzicate: l’Istat infatti avrà tutti gli elementi per sapere quante sono le coppie gay e lesbiche in Italia. Chi ha letto gli interventi di Viviana Egidi, direttore del dipartimento di statistica sociale dell’Istat e curatrice del questionario del censimento 2001, riportati da Gay.it (clicca qui per l’articolo) non ha potuto fraintendere le sue affermazioni: le coppie di fatto gay saranno rilevate esattamente come quelle etero, anche se – ha ammesso la Egidi – non rappresentano uno degli obiettivi prioritari del censimento.
Per definire il concetto di famiglia, così come viene inteso nei rilevamenti, l’Istat fa riferimento all’articolo 4 del regolamento anagrafico che recita: «Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozioni, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune».
Bene, per quanto ne sappiamo, due uomini e due donne conviventi che formano una coppia di fatto gay sono due persone unite da vincoli affettivi, quindi, al pari di una analoga coppia etero, sono da considerarsi famiglia di fatto. E come tale saranno rilevate.
Alcuni giornali hanno riportato dichiarazioni in cui si diceva che per “vincolo affettivo” si potrebbe anche intendere un’amicizia; a dar retta a questa affermazione sembrerebbe che se due amici convivono pur senza formare una coppia gay, allora sono una famiglia di fatto. Così non è.
Per fugare qualsiasi dubbio abbiamo fatto una verifica sul campo: abbiamo chiamato due volte il numero verde 800.294294 al quale è possibile chiedere informazioni sulla compilazione del questionario. Alla prima telefonata la domanda è stata: «Convivo con il mio compagno, siamo una coppia omosessuale. Cosa devo fare per registrarmi come famiglia di fatto?». La gentile signorina ci ha risposto che occorre che ambedue i conviventi in questo caso compilino la parte A (il proprietario della casa come persona 1 della lista A, il secondo come persona 2). Così va compilato il questionario per chi forma famiglia di fatto gay.
Poi abbiamo posto la domanda relativa al caso di due amici conviventi: «Coabito con un mio compagno di studi, ma ovviamente non formiamo famiglia, non sono mica gay… Come dobbiamo compilare il questionario?» La risposta, che non lascia spazio a dubbi, è stata che dobbiamo farci rilasciare e compilare due differenti questionari.
Come si evince da questa breve prova, la differenza tra conviventi omosessuali e conviventi amici c’è, e i risultati del censimento, quindi, daranno – seppur come risultato di un incrocio di dati diversi – il numero esatto di coppie di persone dello stesso sesso conviventi. Ammettendo che una piccola percentuale di queste non siano in realtà coppie di fatto gay, il restante 98% darà comunque un’immagine chiara di quante famiglie gay in Italia chiedono maggiore visibilità e riconoscimento.
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