"Noi vogliamo parole chiare su tutto. Sui diritti civili noi diciamo con chiarezza che dobbiamo ottemperare alle indicazioni dell’Europa, quindi si’ alle unioni civili, si’ alle adozioni ai singoli. E sì alle unioni gay: io mi riferisco alle unioni civili di un milione e mezzo di persone che in Italia, pur avendo tre figli, se uno dei due si ammala, nel momento in cui entra rianimazione diventa un estraneo per l’altro e l’altro non puo’ neanche entrare a fargli una carezza sulla guancia".
Queste parole, finalmente chiare ed inequivocabili, pronunciate ieri da Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Partito Democratico, hanno raccolto il sostegno e l’applauso del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, che ha così commentato: "In questo periodo in cui tutta la comunità glbtq è sotto pressione a causa degli ultimi, incresciosi avvenimenti, le parole laiche e democratiche del senatore Marino oltre che confortanti, speriamo siano di stimolo per tutto il suo Partito”. “E’ indubbio infatti che è sempre più necessaria una posizione chiara della sinistra rispetto alla questione omosessuale e transessuale, come anche rispetto ai temi etici".
Risponderanno Dario Franceschini e Pierluigi Bersani alla sfida laica di Ignazio Marino? C’è un popolo, quello del Partito Democratico, che se lo augura vivamente.
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