Può la presenza di un cantante nascondere una "cospirazione internazionale" per convertire all’omosessualità un paese in via di depenalizzazione dei rapporti gay? Si, almeno per Attajdid, la rivista islamista del partito PJD a proposito della presenza di Elton John al festival musicale di Mawazine, il più grande evento artistico del Marocco.Secondo l’autore dell’editoriale, sarebbe necessaria una reazione nazionale in opposizione alla performance del cantante britannico che, in quanto gay, rappresenterebbe una vera e propria «minaccia omosessuale». Le preoccupanti dichiarazioni hanno suscitato la reazione del gruppo per i diritti della comunità lgbt marocchina Kifkif che ha ribattuto definendo quello degli islamisti un piano politico dietro il quale si nasconde una "crociata contro l’omosessualità".
L’associazione li ha accusati, inoltre, di essere ossessionati dalla vita sessuale delle persone: «Si potrebbe quasi dire che non pensano ad altro. Una vera fissazione patologica con il sesso. Il silenzio da parte di John su questa vicenda lascia dedurre che il cantante non abbia alcuna intenzione di rinunciare al concerto che si terrà nel maggio prossimo presso la capitale di Rabat. Un evento che dimostrerà quanto il Marocco sia un paese tollerante, aperto e moderno, che apprezza la buona musica.
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