“Prego perché lei si suicidi”. È stata questa l’agghiacciante risposta che un prete di Auckland, in Nuova Zelanda, ha mandato ad uno scrittore gay che aveva inviato una email a proposito del proprio libro alle chiede del circondario. Jim Marjoram ha da poco scritto la sua biografia “It’s life Jim” in cui racconta il proprio tormento nell’essere gay e volere a tutti i costi diventare etero e avere una famiglia felice.
“Non siamo interessati al suo sporco stile di vita o al suo libro – ha risposto allo scrittore il pastore battista Logan Robertson -. La Prima lettera ai Romani dice che Dio rifiuta gli omosessuali e che meritano la morte. Non può essere salvato. Prego perché si suicidi, sporco molestatore di bambini frocio”.
La spiegazione del prete peggiora le cose
Intervistato dal sito GayNZ, il pastore ha tentato di spiegare che non ha detto a nessuno di suicidarsi. “State cambiando quello che ho detto – ha spiegato -. Non gli ho detto di suicidarsi. Ho detto che prego perché decida di farlo. Non gli ho detto di farlo e ho espresso quella preghiera mentre scrivevo”. Al prete è stato chiesto anche di spiegare quello “sporco molestatore di bambini frocio” con cui ha definito lo scrittore. “Non mi crea alcun problema. Se a qualcuno dà fastidio – ha commentato – faccia come vuole. Non mi interessa: io li chiamo come mi pare”.
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