Caro Leo,
In questi giorni ho scoperto di avere una diverticolosi di natura genetica che interessa il tratto intestinale del sigma, sono stato in ospedale (dopo essere stato colto da dolori addominali continui) dove mi hanno curato sfiammandomi la parte interessata con vari antibiotici. Da quanto ho capito, oltre che essere di natura genetica, la causa di questa diverticolosi potrebbe essere anche un’eccessiva pressione che viene esercitata sulle pareti dell’intestino.
La mia domanda è la seguente: avendo rapporti anali più o meno regolari con il mio ragazzo, rischio che tale patologia, per altro permanente, si trasformi in diverticolite e quindi in un’altra infiammazione? Sono condannato a smettere di avere rapporti con il mio ragazzo?
Grazie mille, spero che potrai essermi di aiuto perché non saprei proprio a chi rivolgermi, dato che non sono un gay dichiarato. Aspetto una tua risposta.
Baci, Frankie.
Caro Frankie,
la Malattia diverticolare o diverticolosi è la presenza di estroflessioni (cioè una specie di sacchetto chiamato diverticolo) della parete del grosso intestino e non ha cause genetiche (al massimo si potrebbe ipotizzare una predisposizione familiare). Ciò che causa la formazione dei diverticoli è uno spasmo di un tratto della muscolatura della parete intestinale e questo provoca un aumento della pressione sulla parete che nei punti più deboli, per esempio vicino al punto dove entra un vaso sanguigno, determina una estroflessione che formerà il diverticolo.
I diverticoli possono essere presenti in qualsiasi punto del grosso intestino e specialmente, come nel tuo caso, nel sigma ma quasi mai sono presenti nel retto (diversamente da altre malattie intestinali come il Morbo di Crohn o la Rettocolite ulcerosa che interessano anche il retto e che hanno una più chiara componente genetica).
I diverticoli sono abbastanza rari nei giovani mentre la loro frequenza aumenta con l’età. Come è accaduto nel tuo caso la diagnosi viene fatta quando i diverticoli si infiammano perché le feci vi rimangono intrappolate (diverticolite) oppure quando la lacerazione di un vaso provoca una perdita di sangue altrimenti i diverticoli di per sé sono assolutamente senza sintomi.
Sicuramente ti è stato già detto che è bene, superata la fase acuta, praticare una dieta ricca di fibre (verdure, frutta, pane e pasta integrali, crusca, ecc.) e bere molta acqua per evitare la stitichezza e ridurre la possibilità di una nuova infiammazione.
Dunque, per rispondere alla tua domanda, la penetrazione non comporta dei rischi sia perché nel retto non ci sono diverticoli sia perché la penetrazione non provoca un aumento della pressione sul grosso intestino.
Un bacio anche da parte mia a te ed al tuo compagno 🙂
Dott Francesco Allegrini
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di Francesco Allegrini
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