Da laboratorio politico a caos totale. Il disegno di legge sulle coppie di fatto che approda all’Assemblea Regionale Siciliana e che aveva raccolto le firme di tutti i gruppi, tra cui Pdl e Udc, conta oggi ben poche adesioni. Due i deputati regionali – e quindi i gruppi – rimasti ad appoggiare il provvedimento: Pino Apprendi del Pd e Alessandro Aricò di Fli.
Mentre il partito di Casini aveva da subito imposto il ritiro della firma alla sua deputata Giulia Adamo (in foto), oggi è arrivato l’annuncio del ritiro della propria firma anche da parte del gruppo del Pdl pressato dai giovani del partito: la Giovane Italia. Insieme, giovani e non, inizieranno una dura battaglia sul territorio a suon di gazebi e petizioni. Contemporaneamente il gruppo del Pdl avvierà una forte opposizione con il preciso obbiettivo di creare un fronte trasversale, tra tutti i deputati cattolici dei partiti, per bloccare la legge.
"Per circa due anni – ha dichiara Mauro La Mantia il presidente dei ragazzi di Giovane Italia (in foto)- il nostro movimento giovanile ha condotto solitariamente la battaglia in difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, opponendosi anche a manifestazioni quali il Gay Pride in Sicilia volte a orientare culturalmente la nostra società verso quel relativismo etico denunciato più volte da Benedetto XVI. Con la conferenza stampa di questa mattina il Pdl si allinea sulle posizioni di Giovane Italia, forti anche del pieno appoggio del Segretario nazionale Angelino Alfano. Siamo stati avanguardia nel partito, ora tutti insieme condurremo questa battaglia.Dimostreremo che i siciliani sono contro qualsiasi tentativo di creare nuovi istituti familiari alternativi alla famiglia naturale".
L’iniziativa del Pdl e dei suoi giovani porterà nelle strade un manifesto raffigurante un padre, una madre e i loro figli e lo slogan "Questa è famiglia (scusate se è normale)".
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