L’economia Usa manifesta uno stato di salute ancora ottimale (vendite all’ingrosso mese dicembre + 1% e sussidi disoccupazione + 4000 unità nell’ultima settimana, entrambi i dati migliori delle aspettative), anche se la borsa americana non ha entusiasmato nella settimana appena conclusa, condizionando in parte pure le piazze europee in mancanza di spunti propri.Ribassi marcati invece per la borsa di Tokyo.Nonostante l’economia nipponica confermi il suo buon momento, ci sono attese per una fine della politica di espansione adottata dalla BoJ nel 2001, con conseguente probabile aumento dei tassi.Voltando l’occhio alle vicende di casa nostra, rileviamo come la mossa a sorpresa del colosso francese Bnp-Paribas sulla Banca Nazionale del Lavoro (accordo con Unipol ed altri soci per la vendita dei pacchetti BNL e OPA a 2.925 € attesa per giugno) abbia riacceso fortissimi interessi sul settore bancario nazionale, mettendo letteralmente le ali ai titoli degli istituti di credito.
LA LENTE DI INGRANDIMENTOIn queste prime battute del 2006 appare molto evidente il clima di estrema incertezza che va delineandosi sui mercati finanziari.Le borse, dopo due anni di corsa, sembrano voler prendere una pausa di riflessione, e molti investitori stanno decidendo di realizzare i guadagni ottenuti in questo biennio (escludendo ovviamente quanti dopo lo scoppio della bolla speculativa del 2000 sono rimasti invischiati a piene mani e con pesanti perdite sui mercati azionari).In parallelo anche il mercato dei bond, nonostante si sia innescato il processo di rialzo dei tassi di interesse in Usa ed Europa, non sembra offrire al momento una valida alternativa, così come il sopravvalutatissimo mercato immobiliare.Ecco allora che torna a brillare il mercato delle materie prime, dell’oro, delle pietre preziose: i classici investimenti dei momenti di indecisione.Per oro e pietre preziose la domanda rimane altissima, e con molta probabilità potranno offrire ulteriori margini di guadagno per il futuro.Interessante ci pare ad esempio l’investimento in diamanti, le gemme sicuramente più preziose, il cui prezzo negli ultimi 35 anni ha registrato un aumento medio annuo del 10%.Caratteristiche salienti del diamante di investimento sono la unicità rispetto ad altre pietre, la sua facile commerciabilità (si possono vendere in ogni paese del mondo), la altrettanto comoda trasportabilità, e la possibilità di convertirlo in valuta in qualsiasi momento.Il suo aumento di valore è indipendente da borse, tassi e valute, e rappresenta perciò un’ottima alternativa per chi vuole diversificare il proprio portafoglio.Per l’investimento in diamanti ci possiamo rivolgere a diverse società specializzate nel settore, come ad esempio la Investment Diamond Centre (indirizzo web www.idclondon.com), la quale offre una presenza a livello internazionale, un’assistenza continua attraverso un’equipe di gemmologi (sia in fase di acquisto, vendita, ma anche di reporting sull’andamento dell’investimento), una certificazione per i diamanti venduti garantita da istituti autonomi e riconosciuti a livello mondiale, una trasparenza nelle quotazioni delle pietre costantemente aggiornate, e una certa tempestività al momento della vendita delle gemme.Per quanto concerne i prezzi si parte da poche migliaia di euro, fino a toccare i 100.000 €.Gli stessi prezzi includono qualsiasi tassa, servizio e trasporto al domicilio dell’acquirente.In definitiva l’investimento in diamanti non può certo sostituire forme di investimento tradizionali quali obbligazioni, azioni od immobili; rappresenta tuttavia (insieme all’oro) una valida opzione per chi saggiamente decide di diversificare al massimo il proprio portafoglio.
di Sirio Belli
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