“Io Sono Io Voto” è una campagna promossa dall’associazione Gruppo Trans Aps, da ieri ufficialmente on line in vista del Referendum e delle consultazioni elettorali del 20/21 settembre.
La campagna ha l’obiettivo di ripensare le forme della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica e garantire l’inclusione nell’accesso al libero esercizio della democrazia. Le attuali procedure di accesso ai seggi elettorali, infatti, non tengono conto della complessità delle vite delle persone transgender. In questo momento, in Italia, sono migliaia le persone aventi diritto al voto che non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità e che sono costrette a un coming-out forzato e pubblico in occasione del voto al seggio elettorale, ambiente spesso impreparato ad accoglierle.
Essendo espressamente richiesto di collocarsi in una fila o presso un registro a seconda del mero dato del sesso anagrafico indicato sul documento, si costringono di fatto le persone transgender a violare la propria privacy, ad esporsi in contesti non protetti, con l’evidente risultato di compromettere la loro partecipazione democratica alla vita pubblica ed esponendole alla non remota possibilità di divenire bersaglio di discriminazioni.
Con questo appello desideriamo riportare all’attenzione della Ministra degli Interni On. Luciana Lamorgese come il criterio di suddivisione previsto dall’art.5 del DPR n°223 del 20 Marzo 1967 rappresenti a tutti gli effetti una limitazione all’esercizio del diritto di voto per migliaia di persone transgender e non binarie, in contrasto con le disposizioni dell’art. 48 della nostra Costituzione. Come realtà sostenitrici della campagna siamo quindi a richiedere formalmente un Suo intervento affinchè l’elettore non debba più qualificarsi ai seggi sulla base del sesso assegnato alla nascita, bensì di accedere secondo altri criteri che ne tutelino l’identità personale e il diritto alla privacy, come ad esempio potrebbero essere le liste elettorali su suddivisione alfabetica.
La campagna “Io Sono Io Voto” è uscita con l’adesione di 100 realtà specificatamente trans ed lgbti+ locali e nazionali. A conti fatti è una delle campagne di maggior portata degli ultimi anni. Alla raccolta delle firme delle associazioni è stata affiancata in data 14 settembre una petizione su change.org rivolta ai cittadini.
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