Nel marzo scorso la Gran Corte delle Isole Cayman aveva legalizzato il matrimonio egualitario, attraverso una sentenza arrivata dopo una vertenza giudiziaria intentata da Chantelle Day e dalla sua compagna Vickie Bodden Bush, che avevano chiesto di “sposarsi”.
Ebbene otto mesi dopo quella sentenza, il governo delle Isole Cayman ha ribaltato il tavolo. Dopo aver fatto appello, il governo ha vinto la battaglia. In tribunale hanno sottolineato come la legge utilizzi “deliberatamente” parole come “uomo” e “donna” per definire il matrimonio. La Corte d’appello, che ha dato ragione al governo, ha fatto riferimento a una sentenza della Corte europea dei diritti umani secondo cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è un diritto umano, sottolineando inoltre come il giudice supremo avesse dato troppo peso agli altri Paesi che avevano legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Con questa sentenza, le Isole Cayman sono diventate il secondo posto al mondo ad aver vietato per legge i matrimoni gay, dopo le Bermuda. Tuttavia, nel caso delle Bermuda tale divieto è stato successivamente annullato. La Corte d’appello delle Isole Cayman ha comunque fatto presente alle associazioni LGBT che potranno avere “uno status giuridico equivalente al matrimonio“. Se le Isole Cayman non legiferassero in tal senso, la Gran Bretagna dovrebbe “riconoscere la sua responsabilità legale e agire per porre fine a questa insoddisfacente situazione”.
In una dichiarazione a seguito della sentenza, l’avvocato e attivista LGBTQ Leonardo Raznovich ha dichiarato: “È un giorno triste per i Caymaniani perché la loro costituzione non è stata adeguatamente sostenuta dai loro stessi tribunali, e per questo motivo un giorno triste per la giurisdizione e il suo futuro.”
Lo scorso agosto il premier Alden McLoughlin aveva dichiarato: “Io e tutto il mio governo abbiamo un grande rispetto per la giustizia e per l’indipendenza della magistratura. Ma anche i migliori giudici sbagliano di tanto in tanto. Nessuno di noi è infallibile. Come premier non ho dubbi sul fatto che i sentimenti della maggioranza dei Caymaniani siano che il matrimonio dovrebbe conservare definizione e significato tradizionali e religiosi, ovvero l’unione di un uomo e una donna“.
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