Quasi un anno e mezzo dopo la legalizzazione arrivata dalla Corte Suprema, Bermuda ha finalmente potuto abbracciare il matrimonio egualitario.
Nel dicembre del 2017, infatti, l’Assemblea di Bermuda aveva votato per ri-vietare le nozze gay, ad appena sei mesi dalla legalizzazione, obbligando la Corte d’Appello a pronunciarsi in materia. Un tira e molla infinito che ha visto i legislatori presentare una nuova legge più vicina alle ‘unioni civili’, perché nessuna coppia dello stesso sesso avrebbe potuto parlare di ‘matrimonio’. Nel giugno scorso la Corte Suprema aveva annullato questa legge, ma un mese dopo il Governo aveva presentato appello, per provare a ribaltare nuovamente il tavolo.
Ieri, dopo mesi di intenso dibattito, la Corte d’Appello si è pronunciata a favore della sentenza della Corte Suprema del giugno scorso, legalizzando una volta per tutte il matrimonio egualitario.
Maryellen Jackson e Roderick Ferguson, che hanno portato avanti la vittoriosa battaglia, hanno dichiarato: “Siamo grati per la decisione della Corte e per l’aver riconosciuto l’importanza del matrimonio nel sostenere e proteggere le nostre famiglie. L’uguaglianza davanti alla legge è un diritto di nascita per ogni cittadino di Bermuda. La comunità LGBTQ di Bermuda è forte e orgogliosa. Quando le nostre voci si uniranno, saremo ascoltati e continueremo a fare progressi“.
Zakiya Johnson Lord, portavoce di OutBermuda, ha dichiarato: “Crediamo che non ci sia nulla di più fondamentale del diritto di sposare colui che amiamo. La sig.ra Jackson e il sig. Ferguson sono due Bermudiani che hanno personalmente preso una coraggiosa posizione pubblica nella lotta al diritto di sposarsi per tutti i gay e le lesbiche di Bermuda, e siamo orgogliosi di lavorare con loro e con i tanti altri che l’hanno reso oggi realtà“.
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