83enne leggenda del cinema inglese, vincitrice di un premio Oscar, 11 Premi BAFTA, 8 Olivier Awards, 2 Screen Actors Guild Awards, 2 Golden Globe e un Tony Award, Judi Dench ha pubblicamente difeso il collega Kevin Spacey, travolto dallo scandalo ‘molestie’ e di fatto ‘bandito’ da Hollywood.
Spacey, costretto ad un orribile coming out per ‘giustificare’ le molestie ai danni di Anthony Rapp, è stato licenziato in tronco da Netflix, cacciato dal ‘suo’ House of Cards e ‘tagliato’ da Tutti i soldi del Mondo di Ridley Scott, che ha preferito spendere milioni di dollari e rigirare tutte le sue scene in fretta e furia con il sostituto Christopher Plammer, poi incredibilmente candidato agli Oscar, pur di cancellare Kevin. Realtà che la Dench, senza troppi peli sulla lingua, ha poco apprezzato, come confessato dal Festival di San Sebastian.
“Non posso approvare il fatto che, qualsiasi cosa abbia fatto, si possa tagliare via da un film. Dobbiamo comportarci come Scott? Dobbiamo riscrivere tutta la storia? Dobbiamo tornare indietro nel tempo ed eliminare le tracce di tutti coloro che hanno violato la legge o hanno commesso dei reati? Non entro nel merito di ciò che Kevin ha fatto, ma è un attore meraviglioso. Non posso pensare a ciò che sta passando adesso. Ed è un buon amico“.
Nel 2001, poco dopo la morte del marito Michael Williams, la Dench girò al fianco di Spacey il film The Shipping News – Ombre dal profondo, così ricordato dalla diva inglese.
“Kevin Spacey fu di inestimabile conforto, non menzionò mai di essere consapevole che stessi male. Mi rallegrò e mi aiutò ad andare avanti“.
Archiviato quell’imbarazzante e criticato coming out, Spacey è letteralmente scomparso. Non una dichiarazione, un’intervista, una foto rubata. C’è chi parla di un ricovero immediato in una costosissima clinica di riabilitazione, con la sua agenda attore di fatto morta e sepolta e almeno un paio di indagini ufficiali che potrebbero presto tramutarsi in processo.
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