Tornato in video sui social la vigilia di Natale, Kevin Spacey è andato incontro ad una nuova archiviazione processuale. Nel settembre scorso un fisioterapista che aveva accusato il divo di molestie sessuali, costringendolo a toccargli i genitali e a baciarlo durante un massaggio avvenuto nel 2006 a Malibu, si è suicidato. Passati tre mesi, la famiglia dell’uomo ha ‘irrevocabilmente’ ritirato la causa, che sarebbe dovuta sbarcare in tribunale in estate. Gli avvocati di Spacey hanno negato qualsiasi ‘accordo’ privato tra l’attore e la famiglia dell’uomo, il cui nome non è stato mai divulgato.
Si tratta così della seconda accusa di molestie nei confronti di Spacey a cadere in un nulla di fatto. Lo scorso luglio la denuncia di un 18enne eran stata archiviata per mancanza di prove. Tutto questo a pochi giorni da un altro suicidio, quello del 47enne scrittore norvegese Ari Behn, ex marito di Martha Louise, primogenita del re norvegese Harald V, che nel 2017 aveva denunciato di esser stato molestato proprio da Kevin Spacey, nel 2007.
All’epoca Behn disse che Spacey lo toccò in modo inappropriato sotto al tavolo, al termine di un concerto per il premio Nobel per la pace. Vincitore di 2 Oscar, un Golden Globe e un Bafta, 3 SAG, Spacey è stato travolto dallo scandalo molestie nel 2017, quando l’attore Anthony Rapp denunciò pubblicamente un abuso avvenuto nel 1986, quando Kevin aveva 26 anni e Rapp solo 14. Da allora è stata un’escalation di denunce, che hanno condotto il divo alla prematura conclusione di una brillante carriera recitativa. Da allora, infatti, Spacey non ha mai più preso parte a show tv, teatrali e cinematografici.
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non ho mai creduto nemmeno una virgola sui capi d'accusa a spacey. l'obbiettivo era farlo cadere da presidente dell'accademy e ci sono riusciti.ora avvengono le strane cadute delle accuse con strani sauicidi.