Un altro importantissimo passo verso la legalizzazione delle unioni gay i Brasile è stato fatto in questi giorni da una sentenza del Tribunale Superiore di Giustizia, quella che da noi sarebbe la Corte di Cassazione che si è espresa sul ricorso di due donne che avevano chiesto di potresi sposare.
Katia Ozorio e Leticia Perez, residenti nello Stato meridionale di Rio Grande do Sul, che avevano visto rifiutare la loro richiesta in primo e secondo grado, mentre il Tribunale Superiore di Giustizia, con quattro voti a favore e uno contro, ha dato loro ragione stabilendo che "l’orientamento sessuale non dovrebbe servire come pretesto per escludere famiglie dalla protezione legale che il matrimonio rappresenta".
Seppure, naturalmente, la sentenza si applica solo a questo caso, rappresenta comunque un’apertura e un appiglio non indifferente per le associazioni che si battono per l’approvazione di una legge per le unioni gay. La legge federale brasiliana non vieta esplicitamente il matirmonio tra persone dello stesso sesso, ma la speranza degli attivisti è che questa sentenza possa scoraggiare i singoli stati della federazione dall’approvare norme che impediscano palesemente a gay e lesbiche di sposarsi.
Non è la prima sentenza che segna la strada del Brasile versol’uguaglianza. Lo scorso maggio, infatti, il Supremo Tribunal Federal, la nostra Corte Costituzionale, aveva riconosciuto, con una sola astensione, le unioni gay e lesbiche stabilendo che i cittadini omosessuali non possono, per questo, essere discriminati nelle loro unioni.
"In assenza di una legge che regolamenti il matrimonio degli omosessuali, il riconoscimento dell’unione civile da parte della Corte suprema era il massimo che si poteva ottenere – aveva spiegato alloa la giudice Maria Berenice Dias intervistata da France Presse -. Questo significa che nessun giudice potrà negare loro diritti come la pensione, l’eredità e l’adozione dei bambini".
Il nuovo pronunciamento del Tribunale Superiore di Giustizia è un altro tassello nella battaglia per la legalizzazione delel nozze gay in Brasile. In America Latina sono tre i Paesi in cui le coppie gay sono riconosciute: in Uruguay, che ha legalizzato le unioni civili alla fine del 2006, a Città del Messico, dove le unioni esistono dal 2007 e dal 2009 è possibile sposarsi, e in Argentina, dove è stata approvata una legge che consente alle coppie dello stesso sesso di sposarsi nel 2010.