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La Corte Suprema del Brasile: omofobia e transfobia sono reati da condannare

Con sei voti a favore su undici, la Corte ha stabilito che è reato discriminare una persona in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

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2 min. di lettura

Gli omofobi non avranno vita facile in Brasile, dopo la decisione della Corte Suprema. In una votazione non ancora conclusa ufficialmente, sei giudici hanno stabilito che dovrebbe essere reato la discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere. In poche parole, la politica deve condannare l’omofobia e la transfobia. I cinque giudici che devono ancora votare, anche se fossero contrari, non potrebbero cambiare la decisione della Corte, avendo già ottenuto la maggioranza.

Una volta conclusa la votazione, la legge sarà in vigore. A sollevare la questione, sono stati il gruppo per i diritti brasiliani ABGLT e il Partito socialista popolare. Infatti, sono molteplici i problemi di discriminazione che la comunità LGBT deve sopportare in Brasile. Un duro colpo per Jair Bolsonaro, il presidente che più volte si era detto orgoglioso di essere omofobo. Nelle ultime settimane era stato al centro di molte critiche per aver detto che il Brasile non deve diventare un paradiso del turismo gay (mentre se si va per avere rapporti sessuali con una donna, si è il benvenuto).

Omofobia e transfobia sullo stesso piano del razzismo: la decisione della corte del Brasile

I giudici, sapendo che non c’è una legge riguardante l’omofobia, hanno specificato che per il momento questi due reati saranno punibili con lo stesso codice che regola i reati riconducibili al razzismo. Negli ultimi mesi, il Senato sta lavorando a una legge per criminalizzare le discriminazioni in base all’orientamento e identità di genere. E una volta approvata si collegherà alla sentenza dei giudici della Corte.

Una legge contro omofobia e transfobia è necessaria in Brasile, dato l’alto numero di violenze presenti nel Paese. Solo lo scorso anno, 420 persone appartenenti alla comunità LGBT sono state uccise. In ogni occasione, la politica non ha una speso una parola per condannare l’omicidio, tantomeno la Polizia ha approfondito le indagini per identificare il colpevole. Sembra strano che in un Paese dove esiste il matrimonio egualitario e sono possibile le adozioni, una persona LGBT debba temere ogni giorno per la sua vita. 

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