Annunciate e in pochi giorni archiviate. Sono rapidamente terminate le audizioni sulla legge contro l’omolesbobitransfobia, come annunciato da Alessandro Zan, deputato PD nonché relatore del ddl qui da noi intervistato.
Ringrazio gli auditi che hanno sottolineato alla Commissione quanto una legge contro i crimini d’odio sia necessaria e non più rimandabile, soprattutto in un contesto europeo – ma non solo – in cui l’Italia è l’ultimo grande Paese a non avere una legislazione nel merito, con un ritardo anche ultradecennale.
Il calendario parlamentare per la legge, dopo l’iniziale stop causa Covid-19, è segnato ed è fortunatamente battente nei suoi tempi.
Ora proseguiamo i lavori in Commissione Giustizia: già la settimana prossima daremo il via alla discussione generale, e questo conferma il nostro impegno di arrivare in Aula alla Camera a luglio. A giorni presenterò il testo base del ddl, che sarà la sintesi migliore di tutte le istanze proposte dalle varie sensibilità della maggioranza, un testo all’altezza della sfida anche culturale e sociale che abbiamo davanti. Non è più accettabile che nell’Italia del 2020 una persona possa subire discriminazioni, aggressioni o atti di bullismo semplicemente per ciò che è.
Testo base che anche le associazioni LGBT nazionali aspettano, in modo da poter capire quanto ci sia e cosa non ci sia all’interno di una legge attesa 30 anni.
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