Guidato dal governatore repubblicano Spencer James Cox, lo Utah ha conquistato un triste primato, ovvero quello di primo Stato d’America ad aver ufficialmente vietato una lista di libri da tutte le scuole. L’editto è stato emesso la scorsa settimana, a seguito di una legge entrata in vigore il 1° luglio secondo la quale le agenzie educative locali devono dare priorità alla “protezione dei bambini dagli effetti dannosi della pornografia illecita rispetto ad altre considerazioni”. Di fatto insegnanti, amministratori e bibliotecari delle scuole non potranno più avere voce in capitolo, valutando i libri in base al loro valore artistico, culturale o educativo.
Il Board of Education dello Utah ha annunciato i primi 13 libri che dovranno essere immediatamente ritirati dalle librerie di tutte le scuole. Nella lista ci sono opere di autori di fama mondiale come Judy Blume e Margaret Atwood, ironicamente autrice del distopico romanzo The Handmaid’s Tale. Qualsiasi libro che contenga una descrizione sessuale sarà ora considerato vietato e dovrà essere rimosso. Un’agenzia educativa locale dovrà avvisare il consiglio statale quando bandirà un libro. Quando un libro viene rimosso da tre distretti scolastici o da due distretti scolastici e cinque scuole charter, dovrà essere rimosso in tutto lo Stato.
La nuova legge impone alle scuole di “smaltirli” fisicamente. “Non mi interessa se siano fatti a pezzi, bruciati, devono essere distrutti in un modo o nell’altro“, ha tuonato Brent Strate, membro del consiglio. L’elenco dei libri vietati include cinque titoli della pluripremiata autrice fantasy Sarah J Mass: A Court of Thorns and Roses, A Court of Frost and Starlight, A Court of Mist and Fury, A Court of Silver Flames, A Court of Wings and Ruin and Empire of Storms. Anche Ellen Hopkins, autrice di best-seller, è presente con Fallout e Tilt, incentrato su tre adolescenti che affrontano una gravidanza adolescenziale e su una relazione romantica tra due giovani uomini, uno dei quali è sieropositivo.
Ci sono poi What Girls Are Made Of di Elana K Arnold, Milk and Honey di Rupi Kaur, Forever di Judy Blume, Oryx and Crake di Margaret Atwood e Blankets di Craig Thompson.
Durissimo il commento di Kasey Meehan, direttrice del programma Freedom to Read presso PEN America, un’organizzazione no-profit che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere la libertà di espressione in tutto il mondo, attraverso il progresso della letteratura e dei diritti umani. Meehan ha definito la censura dello Utah “una giornata buia per la libertà”.
Let Utah Read, coalizione di organizzazioni, bibliotecari, insegnanti e genitori, ha lanciato una petizione contro la legge.
“A differenza di alcuni legislatori, che sono pronti a cavalcare una guerra culturale nazionale per dividerci, gli abitanti dello Utah capiscono che i grandi autori americani come Judy Blume, Sherman Alexie e Toni Morrison non sono pornografi, e nessuno dovrebbe essere accusato penalmente per vendere, regalare o prestare un libro a uno studente delle scuole superiori”.
Judy Blume ha ricordato come le sue opere furono rimosse dalle scuole 40 anni or sono. Una censura che pensava sconfitta dalla storia.
“Ho vissuto gli anni ’80, quando la messa al bando dei libri era davvero al suo apice ed era terribile. Poi le biblioteche e le scuole hanno cominciato ad attuare politiche ad hoc e abbiamo visto un calo del desiderio nel censurare i libri”. “Ora è tornato, ed è peggio di prima, questo in America. È molto peggio di quanto fosse negli anni ’80, perché è diventato politico”.
A pochi mesi dalle elezioni di novembre, con Donald Trump che sfiderà Kamala Harris, la politica americana vira sempre più verso l’estremo, con il partito repubblicano ad un passo dal rivendicato dispotismo.
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