Il primo gay pride della Macedonia sarà il 29 giugno 2019, a Skopje. Un passo in avanti per un paese dove l’omofobia è quotidiana, con una società patriarcale influenzata dalla chiesa e dalla politica, quest’ultima composta da partiti di destra convinti sostenitori del fatto che l’omosessualità sia una malattia da curare. Gli organizzatori sperano che alla parata di fine giugno siano presenti, oltre agli attivisti, anche politici, personaggi famosi dello spettacolo e dell’arte, per mostrare che la parata è aperta a tutti. La parata intende dimostrare che anche la Macedonia ha una sua comunità LGBT.
Uno degli organizzatori, Kocho Andonovski, ha spiegato:
Ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario di Stonewall, un punto di svolta per il movimento LGBTI, una lotta per i basilari diritti umani e una protesta contro la persecuzione e lo stigma verso le persone Lgbti. Il nostro paese è l’ultimo della regione a organizzare un Pride, per questo è di fondamentale importanza.
Proprio per questo, l’attivista per i diritti umani Antonio Mihajlov ha spiegato che la parata sarà un momento di emancipazione e liberazione. Sarà aperta non solo alle persone omosessuali ma anche a tutti coloro che intendono sostenere la causa, anche proveniente dagli altri Paesi dei Balcani. A controllare che la manifestazione prosegua senza violenze da parte di gruppi omofobi, oltre alla Polizia sarà presente anche Irena Cvetkovikj e i membri della National Network Against Homophobia e Transphobia, i quali monitoreranno la marcia.
La Macedonia LGBT al centro di una serie di attacchi
Anche negli altri Paesi dei Balcani la situazione non è migliore. Ma la comunità LGBT locale era riuscita a organizzare un pride, nonostante l’opposizione ricevuta. In Macedonia, gli attivisti erano stati attaccati duramente direttamente dal governo, Nel 2014, un gruppi di omofobi mascherati erano entrati nella sede di un’associazione LGBT, in pieno centro storico della città di Skopje, distruggendo l’arredamento e ferendo due attivisti. Questo era il sesto attacco in due anni, ma né la Polizia né la politica si è attivata per rintracciare i responsabili.
Il presidente Nikola Gruevski del partito nazionalista Vmro-Dpmne, appena eletto, come prima azione aveva iniziato i lavori per modificare la Costituzione. Sancendo così che in Macedonia il matrimonio è possibile solo tra un uomo e una donna.
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Prego Alessandro, per il rispetto del popolo della Grecia, di rettificare il testo: l'ex stato di Fyrom ora si chiama Macedonia DEL NORD, non semplicemente "Macedonia", che è una regione dello stato greco. Prego rispettare i popoli e le convenzioni internazionali, grazie