Voleva “curare” a tutti i costi il figlio adolescente dalla sua omosessualità. Così, una madre indiana, lo ha costretto a fare sesso con lei. A denunciare l’accaduto è l’LGBT Collective di Telangana, una località nel sud dell’India, che riferisce di 15 casi simili verificatisi negli ultimi cinque anni. Secondo quanto riferisce l’organizzazione, i genitori di ragazzi che si dichiarano gay o lesbiche non accettano l’omosessualità dei figli al punto da chiedere a parenti, cugini e fratelli di stuprare i ragazzi convinti così che si possano “curare”. A volte, sono proprio le mamme di ragazzi gay a forzarli ad avere rapporti sessuali con loro. LGBT Collective racconta che una sorte simile è toccata ad una ragazza che aveva una relazione con una donna ed è stata stuprata da un cugino, secondo quanto riferisce il Mirror.
In India i rapporti sessuali omosessuali sono puniti con la detenzione fino a 10 anni per via di una legge di età coloniale ripristinata dalal Corte Suprema nel 2013.
Vyjayanti Mogli, un attivista dell’unità d crisi del collettivo LGBT ha dichiarato che le vittime di questa pratica sono molte di più di quelle che si conoscono e che molte non parlano per paura. “Veniamo a conoscenza di queti casi non perché denunciano lo stupro, ma perché chiedono aiuto per lasciare le loro case” ha raccontato l’attivista al Mirror. La maggior parte delle vittime tenta di rimovere quanto accaduto e di dimenticare di avere subito una violenza simile da qualcuno che amano. COme detto, i genitori dei ragazzi che subiscono violenze di questo genere sono informati di quanto accade e, anzi, sono spesso loro stessi a incaricare un parente di portare a termine il “compito”. I matrimoni tra cugini sono molto comuni nelle regioni dell’India del sud dove i genitori decidono chi le figlie sposeranno già poco dopo la oro nascita. Quando le famiglie scoprono che le ragazze (o anche i ragazzi) hanno relazioni con persone dello stesso sesso, si convincono che fare sesso con una persona del sesso opposto possa “guarirli” dalla loro omosessualità. Per questa ragione commissionano o commettono stupri in prima persona.
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