Marina Mander: “L’omofobia è una questione di povertà di strumenti cognitivi ed emotivi”

Ne "L'età straniera" Marina Mander racconta la storia di Leo, adolescente milanese, e Florin, giovane immigrato che si prostituisce: con lei parliamo di famiglia, amore e omofobia.

Marina Mander: "L'omofobia è una questione di povertà di strumenti cognitivi ed emotivi" - MarinaMander - Gay.it
5 min. di lettura

E avrebbe incontrato un altro amore, se poi è contemplabile l’idea di un altro amore diverso ma uguale a quello che si incontra quando si incontra l’amore.

L’età straniera (Marsilio) è un bellissimo romanzo candidato alla scorsa edizione del premio Strega, che racconta con prosa torrenziale in prima persona la storia di Leo, un adolescente che vive a Milano con la mamma e il compagno di lei, un tassista con la passione per il tango, frequenta con profitto, benché non si impegni granché, il liceo classico, si fa qualche canna e di tanto in tanto vende un po’ d’erba, è vergine, e non è naturalmente l’accezione zodiacale del termine quella che più lo turba, non ha superato il trauma della scomparsa del padre e dalla sera alla mattina si ritrova in camera, nel letto accanto al suo, ospite ingombrante, Florin, un coetaneo straniero, rumeno, magrissimo, nemmeno bello, che non si capisce mai cosa pensi, tanto che Leo gli dà il nome di una delle tre scimmiette della celebre storiella, quelle che non vedono, non sentono e non parlano. Florin è la buona azione della madre di Leo, volontaria che aiuta i ragazzi che si vendono: Florin conosce il corpo e il valore che a esso si può dare, il suo potere, conosce il sesso. E per Leo tutto questo è una rivelazione, che insieme genera in lui repulsione e attrazione. Ne parliamo con l’autrice, Marina Mander.

L’adolescenza è la stagione della vita in cui ci si prepara a diventare adulti ma, non avendo esperienza, non sapendo letteralmente da dove cominciare, tutto, in primo luogo il nostro corpo, ci sembra estraneo: come si può affrontarla senza sentirsi sbagliati, soprattutto nei confronti di una società che sembra essere sempre più invidiosa, rabbiosa, egoista, cattiva, respingente, non inclusiva?

L’età straniera è un romanzo che pone molte domande attraverso la storia dei due protagonisti principali ed è forse questo il compito di scrive, farsi e fare domande, senza avere alcuna ricetta per la vita (chi ce l’ha davvero?). Così non so come si possa affrontare l’adolescenza senza fare i conti con i conflitti che essa comporta, anzi, è proprio dibattendosi in quei conflitti – la percezione di un corpo sbagliato o di una società sbagliata – che diventa possibile individuarsi nella propria singolarità, trovare la strada per accettarsi e accettare l’altro da noi. Dirsi che il mondo è cattivo non serve a molto, anche Leo lo capisce a poco a poco.

 

Il padre di Leo è troppo geniale per il mondo che lo circonda, e la sua fragilità è la sua condanna: come si supera il trauma dell’abbandono?

Nasciamo abbandonati quando smettiamo di farci cullare dal liquido amniotico: è il primo pianto a dire che un bambino è vivo. La primaria grande paura di essere gettati nel mondo affiorerà altre volte nella vita. Ma è la vita stessa a venire in soccorso, sono le relazioni a essere salvifiche, non abbiamo altra scelta che cercare qualcuno che sappia, anche per poco, riprenderci per mano. Leo all’inizio è ancora immerso nel trauma abbandonico della morte del padre ma poi, come un agguato del caso, sarà l’improbabile incontro con Florin a permettergli di fare un passo avanti, fuori da se stesso.

 

Marina Mander: "L'omofobia è una questione di povertà di strumenti cognitivi ed emotivi" - marina mander premio strega 2019 - Gay.itLa prostituzione maschile, specialmente, ed è forse paradossale, negli ultimi anni, pare avere in proporzione meno spazio in letteratura rispetto a quella femminile, ed è raccontata spesso, salvo rare eccezioni (penso, solo per fare un esempio recente, a certe pagine di Crocifisso Dentello), con accenti meramente torbidi; lei affronta il tema invece con profondità e delicatezza: che mondo è quello di Florin?

La prostituzione è un problema molto serio, la mercificazione del corpo comporta ferite profonde, affrontare l’argomento senza pescare nel torbido o accendere pruderie bigotte, è un dovere etico, innanzitutto, una forma di rispetto. Il mondo di Florin è quello della strada, del gruppo che si forma per appartenenza etnica, un mondo di fratelli abbandonati dai padri dove ci si arrangia come si può. È un mondo fatto di violenza ma anche di solidarietà, ed è quella che pur senza parole Florin esprime a Leo, perché Florin è innanzitutto un ragazzo, si è trovato a fare una vita che non corrisponde al suo sogno migratorio per mantenere i genitori, come spesso accade a uomini e donne, ma è un ragazzo che fa un mestiere. Florin è molte altre cose, oltre al lavoro che fa. Come tutti noi.

 

Quella di Leo è certamente una famiglia: altrettanto sicuramente non lo è nell’accezione tradizionale. Ha ancora senso questa distinzione? E perché secondo lei molti si ostinano a propugnare come unico modello valido e ammissibile il proprio?

La famiglia è il luogo dove avviene, quando avviene, una trasmissione di affetto e conoscenza. Vorrei esistessero solo famiglie “trasmissionali”, non tradizionali, parola ormai svuotata dal suo significato originale – consegna di un patrimonio culturale attraverso il tempo e le generazioni –  diventata bandiera di una propaganda deteriore. Il modello unico è già indigesto quando si parla di tasse, figuriamoci nella vita.

 

Il rifiuto che abbiamo nei confronti di qualcosa o di qualcuno deriva sempre secondo lei da aspetti irrisolti della nostra personalità, rimozioni, repressioni, paure, frustrazioni? Da cosa nasce secondo lei, per esempio, l’omofobia?

Non sono sicura che la teoria junghiana dell’ombra sia sufficiente a spiegare l’omofobia o il rifiuto di ciò che viene percepito come diverso, credo piuttosto si tratti della necessità di trovare un nemico per difendere l’orticello, infestato dall’incapacità di assumersi la responsabilità del proprio essere umani rispetto ad altri esseri umani. L’omofobia è per me, in primis, una questione di povertà, una povertà che non ha a che fare col denaro ma con la penuria di strumenti cognitivi e emotivi.

 

L’inferno sono gli altri, diceva Sartre: è proprio così?

Non sempre, siamo animali sociali e per quanto delusi, disillusi e amareggiati possiamo essere, credo ci sia sempre la possibilità dell’incontro con l’altro, qualcuno con cui fare un pezzo di strada.

 

Cosa direbbe a Leo se lo incontrasse per strada? E a Florin?

Direi a entrambi: siete due persone in gamba.

 

Si arriva a un momento nella vita in cui la propria età non è più straniera? Si giunge mai a conoscere davvero completamente sé e gli altri?

Credo sia impossibile arrivare alla completa conoscenza di sé, tantomeno a quella degli altri ed è proprio l’inconoscibile che non smette di attrarre, è il segreto, nostro e altrui, il motore del desiderio.

 

Il romanzo è intriso anche d’amore, mai indagato con retorica: cosa rappresenta per lei questo sentimento?

I greci avevano tre modi per dire amore: eros, agape e filìa. L’amore erotico e romantico, l’amore che si sperimenta nell’amicizia e l’amore inteso come spiritualità. La lingua anglosassone usa I love you, per dire ti amo e ti voglio bene. Sono messi peggio di noi. L’amore per me è quel sentimento che, pur essendo multiforme, ha la grazia dell’unicità. Dovremmo ogni volta inventare una parola per definire la specificità di una relazione, poiché è impossibile, meglio fare l’amore, facendo: Florin non parla quasi mai eppure è capace di gesti significativi. Nel romanzo tutti i protagonisti sperimentano una forma d’amore, anche maldestra, anche difettata, ma comunque viva.

Perché scrive?

Perché non posso viaggiare in continuazione, così scrivo, viaggio stando ferma.

Marina Mander: "L'omofobia è una questione di povertà di strumenti cognitivi ed emotivi" - MarinaMander - Gay.it

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Leo Gullotta e l'amore per Fabio Grossi a Domenica In: "Stiamo insieme da 43 anni, anni rispettosi, affettuosi, amorosi" - Leo Gullotta - Gay.it

Leo Gullotta e l’amore per Fabio Grossi a Domenica In: “Stiamo insieme da 43 anni, anni rispettosi, affettuosi, amorosi”

News - Redazione 15.4.24
Challengers, recensione. Il travolgente ed eccitante triangolo omoerotico di Luca Guadagnino - TIRE TOWN STILLS PULL 230607 002 RC - Gay.it

Challengers, recensione. Il travolgente ed eccitante triangolo omoerotico di Luca Guadagnino

Cinema - Federico Boni 12.4.24
FEUD 2: Capote Vs. The Swans arriva su Disney+. La data d'uscita della serie di Ryan Murphy e Gus Van Sant - Feud Capote vs. The Swans - Gay.it

FEUD 2: Capote Vs. The Swans arriva su Disney+. La data d’uscita della serie di Ryan Murphy e Gus Van Sant

Serie Tv - Redazione 19.4.24
Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente - close to you 01 - Gay.it

Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente

Cinema - Federico Boni 19.4.24
Amadeus, Sanremo Giovani 2023

Sanremo verso Mediaset, Amadeus in onda sul NOVE già a fine agosto con tre programmi

Culture - Mandalina Di Biase 18.4.24
Guglielmo Scilla, intervista: "Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima" - Guglielmo Scilla foto - Gay.it

Guglielmo Scilla, intervista: “Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima”

Culture - Federico Boni 18.4.24

Leggere fa bene

Belve, Alessandro Borghi: "Ossessionato dal sesso, mai andato a letto con un uomo ma mai dire mai" (VIDEO) - Belve Alessandro Borghi - Gay.it

Belve, Alessandro Borghi: “Ossessionato dal sesso, mai andato a letto con un uomo ma mai dire mai” (VIDEO)

Culture - Redazione 9.4.24
Sanremo 2024, - 4. Chi vince secondo le interazioni social? Amoroso, Mannoia e Ghali davanti a tutti - Sanremo 2024 social - Gay.it

Sanremo 2024, – 4. Chi vince secondo le interazioni social? Amoroso, Mannoia e Ghali davanti a tutti

Culture - Redazione 2.2.24
Beatrice Luzzi

Chi è Beatrice Luzzi? Età, carriera e vita privata dell’attrice concorrente al Grande Fratello

Culture - Luca Diana 19.10.23
L'insostenibile ipocrisia di X Factor che prima salva il "Morgan omofobo" per poi cacciare il Morgan che fa Morgan - Morgan - Gay.it

L’insostenibile ipocrisia di X Factor che prima salva il “Morgan omofobo” per poi cacciare il Morgan che fa Morgan

Culture - Federico Boni 21.11.23
Sanremo 2024, i favoriti dei bookmakers dopo le pagelle dei giornalisti. Vince Annalisa? - Sanremo 2024 2 - Gay.it

Sanremo 2024, i favoriti dei bookmakers dopo le pagelle dei giornalisti. Vince Annalisa?

Culture - Federico Boni 17.1.24
Lukas Gage e Chris Appleton, dopo 6 mesi di matrimonio è già divorzio - Lukas Gage e Chris Appleton - Gay.it

Lukas Gage e Chris Appleton, dopo 6 mesi di matrimonio è già divorzio

Culture - Redazione 14.11.23
Tommaso Zorzi: "Sto con un ragazzo da qualche mese, un ragazzo normale, non ha Instagram, ci sto molto bene" - Tommaso Zorzi - Gay.it

Tommaso Zorzi: “Sto con un ragazzo da qualche mese, un ragazzo normale, non ha Instagram, ci sto molto bene”

Culture - Redazione 22.3.24
Cecilia Gentili Interview photographed by Oscar DIaz_

Dio e il corpo transgender, il funerale di Cecilia Gentili diventa un momento di orgoglio queer e i cattolici si indignano

Culture - Mandalina Di Biase 27.2.24