Michelle Bachelet, presidentessa del Cile, presenterà il progetto per i matrimoni gay il prossimo 28 agosto.
Lunedì prossimo, quindi, Michelle Bachelet, prima donna di sempre (dal 2006, pur a farsi alterne) a ricoprire la carica di presidente in Cile, presenterà il progetto di legge sviluppato in collaborazione con il Movih (Movimento di Integrazione e Libertà Omosessuale) a partire da fine 2016.
Tutto era nato dopo la denuncia fatta da un’organizzazione allo Stato cileno, reo di proibire il matrimonio egualitario e le adozioni gay, presso la Corte dei Diritti Umani: dopo la denuncia, il governo ha ufficialmente ratificato il sollecito e ha cominciato a lavorare nel merito.
Nel frattempo uno dei portavoci di Movih, Rolando Jiménez, ha espresso il timore che altre organizzazioni possano ostacolare il percorso della legge. Recentemente, infatti, l’estrema destra ha realizzato una campagna omofoba per tutta Santiago, la capitale del Cile.
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Una campagna omofoba simile contro i matrimoni gay la fece anche Bergoglio quando era Arcivescovo di Buenos Aires in Argentina. Diceva che ci sarebbe stata la fine del mondo con l'arca di Noé e altre cose simili a quelle del KKK.contro i.matrimoni tra bianchi e neri. C'è sempre una parte della società retriva razzista e omofoba e ci sarà sempre ma non per questo bisogna fermarsi.