Premio Oscar come miglior attore grazie al film Dallas Buyers Club, Matthew McConaughey ha preso carta e penna per la propria autobiografia, “Greenlights”, in uscita negli States. Anticipazioni inattese e dolorose quelle rivelate dal 50enne divo di Interstellar, tra ricatti sessuali e uno stupro vero e proprio.
Fui ricattato per fare sesso per la prima volta a 15 anni. Ero certo che sarei andato all’inferno per quel sesso pre-matrimoniale. Oggi, spero davvero che non sia così. Non mi sono sentito una vittima. Avevo tante prove intorno a me del fatto che il mondo stava cospirando per rendermi felice.
Ma è solo 3 anni dopo, appena maggiorenne, che Matthew subisce una violenza sessuale inaudita. «A 18 anni fui violentato da un uomo nel retro di un furgone, mentre ero privo di sensi». Da 8 anni marito di Camila Alves, nonché padre di 3 figli, McConaughey ha ricordato anche il burrascoso rapporto tra propri genitori.
Mio padre ci ha sempre detto che se ne sarebbe andato facendo l’amore con mamma. È quello che è successo, ha avuto un infarto al culmine. Mia madre mi chiamò per dirmelo e le mie ginocchia cedettero. Era mio padre: niente e nessuno poteva ucciderlo. Eccetto mamma.
Un rapporto complicato anche tra Matthew e sua madre, tanto da non averle parlato per otto anni, fino alla riconciliazione esplosa sul red carpet degli Oscar, quando i due si sono presentati fianco a fianco sul tappeto rosso.
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