x
Home / News / Milano, al liceo Bottoni un professore si rifiuta di fare lezione agli studenti in gonna

Milano, al liceo Bottoni un professore si rifiuta di fare lezione agli studenti in gonna

Al liceo Bottoni c’è aria di cambiamento, studenti in gonna per la giornata contro la violenza sulle donne, un docente si indigna, ma la dirigente stavolta è una valida alleata.

Milano, al liceo Bottoni un professore si rifiuta di fare lezione agli studenti in gonna - Screenshot 2021 11 27 13 37 11 84 - Gay.it
2 min. di lettura

Gli studenti del liceo scientifico Bottoni in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e di genere hanno voluto portare l’attenzione sul tema, ricordando poi le vittime con un minuto di silenzio e con un discorso per rivendicare “una società e una scuola più inclusivi“.

L’iniziativa, condivisa dai rappresentanti di classe e dalla dirigenza della scuola, ha suscitato l’indignazione di alcuni professori.

Un docente, di storia e filosofia, ha affermato di non voler far lezione a tre studenti che indossavano la gonna e li ha fatti uscire dalla classe.

“Una scuola capovolta, che a parole non vuole ‘discriminare’ nessuno“, dichiara il docente dell’istituto, nel quale, “si discrimina pesantemente solo chi chiede decoro, decenza, rispetto dei limiti“.

Milano, al liceo Bottoni un professore si rifiuta di fare lezione agli studenti in gonna - Screenshot 2021 11 27 13 36 37 68 - Gay.it

L’ho invitato a riprendere la lezione a tutti i ragazzi, ma non ha voluto. Si è detto disponibile a rimanere in aula docenti, ma a quel punto gli ho chiesto di lasciare la scuola per poterlo sostituire” spiega la preside Giovanna Mezzatesta, che avvierà un procedimento disciplinare per mancata vigilanza sugli allievi fatti uscire dall’aula e per mancato assolvimento del dovere di insegnamento.

L’iniziativa degli studenti aveva un significato ben preciso. “Siamo venuti a scuola vestiti in gonna perché troppo spesso le violenze sono scusate a causa del modo in cui ci vestiamo” spiega Nicole Barrella, rappresentante d’istituto. “A scuola, come della società – aggiunge l’altro rappresentante, Niccolò Pessina – troppe volte assistiamo a violenze, non solo fisiche ma anche e soprattutto psicologiche“.

“Per noi studenti è fondamentale che la scuola sia il luogo di prevenzione rispetto alla violenza di genere, vogliamo un’educazione sessuale e all’affettività realmente efficace e non cis-etero normata – conclude Loris Scivoletto, rappresentante d’istituto – La scuola deve essere un luogo in cui nessuna e nessuno deve essere discriminato per come si veste, per il proprio orientamento sessuale o per la propria identità di genere, perché anche quella è violenza”.

© Riproduzione Riservata
Entra nel nostro canale Telegram Entra nel nostro canale Google

Resta aggiornato. Seguici su:

Facebook Follow Twitter Follow Instagram Follow

Lascia un commento

Per inviare un commento !