La Milano Fashion Week continua ad abbattere gli stereotipi. Alla sfilata per la collezione P/E 2017 presentata da Fausto Puglisi sfilano donne diverse tra loro, donne che rappresentano l’universo del femminino in toto.
Tra di loro sfila Greta La Medica, iconica trendsetter e dj, stylist e musa di molti stilisti (primo fra tutti Riccardo Tisci, direttore creativo di Givenchy): Greta è trans ed è una stupenda femme fatale.
Accanto ad una madonna, incastonata in una gabbia e circondata da rose, sfilano ragazze giovani e meno giovani, tomboy e androgine, tutte magnifiche nella loro diversità.
“Il profumo dei fiori che marciscono mescolato a quello dell’incenso mi ricorda le chiese della periferia a Messina. Sono siciliano vengo da una terra pagana, cristiana, musulmana, laica. Una terra su cui hanno messo i piedi tutti, rendendola povera, rendendola ricca. Ho pensato ad un altare per celebrare le donne che escono dall’inferno, che sono l’inferno“.
Un tempio profano della femminilità, illuminato da neon notturni e frequentato da Madonne evangeliche, croci metalliche. “Abbiamo cercato di trovare una sintesi agli elementi ricorrenti della mia creatività. L’estetica del cattolicesimo o dell’antica Grecia, il senso massimalista del lusso tipico del meridione, l’attrazione verso l’espressione dell’eccesso visivo“, chiosa Puglisi. Non dev’essere un caso che in un’intervista di qualche anno fa Greta, mostrando il suo comodino pieno di immagini votive e Madonne, disse: “La Madonna è come mia mamma, è la mia vita“.
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