In cosa crede una TERF?
L’obiettivo del movimento TERF è quello di definire – ironicamente – ciò che rende tale una donna (il che va contro qualsiasi principio del femminismo). La biologia, secondo l’ideologia TERF, gioca un ruolo fondamentale nel formare il costrutto femminile.
Di conseguenza, le donne transgender sono un gruppo completamente separato rispetto alle donne cisgender, perché esse non “sono nate nello stesso genere e non hanno dovuto subire la stessa oppressione”.
Un altro punto dell’agenda TERF è che chiunque nasca con il genere assegnato maschile continuerà sempre ad avere una qualche forma di privilegio maschile anche dopo aver terminato il percorso di transizione.
L’esclusione da questo particolare femminista radicale tuttavia non è totale, perché paradossalmente esso include i diritti degli uomini trans, che in questo caso vengono visti come donne vittime della pressione patriarcale.
Inoltre, alle TERF non piace essere associate con gli atteggiamenti transfobici, sostenendo di supportare al 100% i movimenti transgender senza però includere questa categoria nel movimento femminista per una questione biologica.
Tuttavia, il movimento transfemminista rigetta questa finta apertura, perché intrinsecamente separare le donne transgender da quelle cisgender non fa altro che invalidare l’identità di un’intera categoria di persone.