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10 icone LGBTQ della musica metal ed hardcore punk – video

Da Rob Halford dei Judas Priest a Mina Caputo, la prima vocalist transgender nel mondo metal. Ecco chi sono i musicisti LGBTQ che hanno plasmato la scena metal e l’hanno resa più aperta e libera da pregiudizi.

5 min. di lettura
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Dal nu metal al death metal, dall’hardcore punk ad addirittura il black metal sono tanti i musicisti che hanno fatto coming out come LGBTQ, in barba allo stereotipo che vede nella forza brutale di questa musica un sinonimo di iper-mascolinità eterosessuale e cisgender, oltre che di omobilesbotransfobia.

È proprio grazie al coming out di questi musicisti che le comunità metal e punk, da qualche anno a questa parte, si sono sensibilizzate e sono diventate molto meno ostili nei confronti delle persone LGBTQ.

Premendo su avanti puoi scoprire chi sono alcune icone di questi generi musicali, le quali hanno rotto definitivamente il tabù per cui se si hanno degli orientamenti sessuali non etero ed identità di genere non binarie è impossibile avere successo ed avere riconoscimento da parte dei fan.

Ad ogni icona musicale descritta, abbiamo allegato un video per un’esperienza di lettura ancora più immersiva. Buona lettura.

Roddy Bottum (Faith No More)



I Faith No More sono una band funk metal e crossover (con uno stile ibrido tra funk, rap, metal, pop, wave e grunge) attiva sin dai primi anni Ottanta (eccetto un periodo di scioglimento durato qualche anno).

È stato proprio il tastierista Roddy Bottum una delle prime star in assoluto del metal ad aver fatto coming out dichiarandosi gay nel 1993. Probabilmente la prima star a farlo: nell’estate del 1993 c’era praticamente una somma pari a zero di artisti apertamente omosessuali nel mondo della musica rock e metal.

Prima di allora Roddy Bottum ebbe note relazioni, tra cui quella con Courtney Love.

Quando nel luglio del ’93 il musicista fece coming out in un’intervista per Advocate, ebbe di certo qualche timore, ma Roddy ritenne il suo coming out una importante dichiarazione politica che avrebbe favorito il movimento per i diritti LGBTQ.

Oggi Roddy Bottum ha avviato un progetto musicale insieme al suo compagno Joey Helman, chiamato MAN ON MAN e che sul suo profilo descrive come un progetto di “amanti gay che fanno musica gay”.

Doug Pinnick (King’s X)



I King’s X sono una band hard rock e progressive metal che ha come frontman il vocalist e bassista Doug Pinnick, dal 1998 dichiaratamente omosessuale.

La peculiarità di questo gruppo è la fede, la spiritualità, la speranza e l’amore che sono emersi per lungo tempo dai loro testi, tanto che per lungo sono stati categorizzati come band cristiana ed entro uno specifico genere, ovvero il cosiddetto unblack metal, una sorta di metal con tanto di scream e growl, ma che racconta quanto Gesù ci ami e ci voglia bene.

Dopo il coming out di Doug Pinnick in un’intervista per un magazine cristiano, (come volevasi dimostrare) la band viene fortemente discriminata: gli album vengono banditi dai bookstore cristiani. Nonostante ciò, il trio è rimasto intatto ed ora Doug Pinnick si ritiene agnostico.

I King’s X hanno continuato a fare musica e Doug Pinnick ha avviato anche una carriera da solista, collaborando con band del calibro dei Dream Theater, Living Color e i Trouble.

Paul Masvidal, Sean Reinert (Cynic, Death)



Nel 2014 il chitarrista e cantante Paul Masvidal e il batterista Sean Reinert, entrambi ex musicisti dei Death e dei Cynic, hanno fatto coming out.

Per anni probabilmente hanno condotto una doppia vita da omosessuali nascosti: in una scena musicale ipermascolina e maschilista di certo è stato praticamente impossibile per loro fare coming out. Nel 2014, in un’intervista su LA Times hanno deciso in maniera orgogliosa di rivelare il loro orientamento sessuale, dimostrando che anche le persone LGBTQ possono far parte della comunità metal.

Paul Masvidal e Sean Reinert, insieme alla loro ex formazione Cynic, hanno aperto la strada al progressive metal e al post-metal e tante band moderne devono molto alla loro musica.

Gaahl (Gorgoroth)



Il black metal, a differenza di altri generi simili, è quello notoriamente più conservatore ed omofobo. Nel 2008 però c’è stata una svolta all’interno di questo ambiente musicale, grazie all’ex cantante dei Gorgoroth, Kristian “Gaahl” Espedal. Gaahl in un’intervista pubblicata sul tedesco “Rock Hard” ha fatto coming out destando molto rumore.

I primi mesi dopo il coming out Gaahl ha iniziato a ricevere minacce di morte praticamente ogni giorno. In un’intervista ha dichiarato: “La gente mi invia mail ed alcuni hanno anche bussato alla mia porta. È preoccupante e fa paura vedere questo tipo di reazioni quando sei così giovane” (33 anni, ndr).

Col tempo, tuttavia, questo ambiente fortemente omofobo ha iniziato ad aprirsi, proprio grazie a Gaahl. Il frontman dei Gorgoroth è diventato un importantissimo riferimento per giovani da tutto il mondo amanti del black metal.

Nel 2010 il cantante ha ricevuto un premio come Gay Person of The Year di Bergen in Norvegia. Oggi, oltre alla musica, Gaahl è coinvolto nel mondo della moda, dell’arte e del vegetarianismo.

Rob Halford (Judas Priest)



Il coming out di Rob Halford, il cantante della famosa band inglese heavy metal Judas Priest (tra i massimi esponenti del genere), ha avuto un grande impatto sul finire degli anni ’90.

Lui, che con la sua band ha rivoluzionato la scena metal, è stato uno dei primi ad aver reso questo ambiente musicale più inclusivo. Halford è un forte sostenitore dell’uguaglianza dei diritti della comunità LGBT e proprio per questo è stato acclamato dalla stampa, dai giornalisti, dai fan di tutto il mondo.

In un’intervista per il magazine Rolling Stones ha raccontato del suo coming out fatto nel 1998 dichiarando: “Fare coming out in quel periodo, in una scena che allora – e per certi versi ancora adesso, senza nulla togliere alle grandi donne del metal – era dominata da maschi alfa, mi ha dato una sensazione di pace e mi ha aiutato nel mio lavoro. Prima di fare coming out non riuscivo a concentrarmi davvero sulla mia vita, perché sentivo un’ombra sopra la testa. L’ho fatta a pezzi, bruciata, distrutta. Tutti hanno diritto a vivere la loro vita come meglio credono”.

Otep Shamaya (Otep)



Dichiaratamente lesbica, Otep Shamaya è la cantante della band omonima (gli Otep) che dal 2002 è approdata nella scena metal di Los Angeles con tale forza da attirare l’attenzione di Sharon Osbourne, che ha permesso alla band di esibirsi nel tour dell’Ozzfest (Otep è stata la prima donna del tour ad esibirsi).

Otep Shamaya ha dichiarato in un’intervista: “È diventato ancora più una responsabilità per gli artisti fare coming out, essere espliciti, essere di supporto. Questa è una cosa che io e la mia band cerchiamo di fare con i nostri spettacoli: essere inclusivi con tutti, indipendentemente dal sesso, etnia, orientamento sessuale ed altro“.

Nervous Gender



Le leggende della scena punk di Los Angeles, i Nervous Gender, sono ricordate sia per l’iconica androginia del chitarrista e cantante Phranc sia per la spettacolare e sessualmente allusiva esibizione delle loro canzoni, come in “Confession”.

Lisa Middelhauve (Xandria)



Lisa Middelhauve, ex vocalist degli Xandria (una simphonic metal band tedesca), ha sempre parlato in maniera tranquilla della propria bisessualità quando faceva parte del gruppo musicale.

The Dicks



I The Dicks sono una band hardcore punk statunitense che si è formata all’inizio degli anni Ottanta e che è diventata nota per i testi apertamente marxisti e per le influenze blues rock. La band si è sciolta nel 1986 per riunirsi nuovamente nel 2004.

Il cantante Gary Floyd è stato uno dei primi della scena hardcore a fare pubblicamente coming out.

Mina Caputo (Life of Agony)



Mina Caputo, nata biologicamente maschio, è la prima cantante transgender ad aver fatto coming out nell’ambiente metal nel 2011.

La sua band, i Life of Agony, un gruppo alternative metal di New York, sono attivi dal lontano 1989 e la cantante, prima della transizione, si chiamava Keith.

Da quando ha fatto la transizione fisica, nulla per lei è cambiato. I fan hanno accolto sempre a braccia aperte la sua band in giro per il mondo.

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One thought on “10 icone LGBTQ della musica metal ed hardcore punk – video

  1. Mancano i limp wrist
    Tutti dichiarati
    Dagli anni ottanta a San Francisco
    Martin crudo
    Dei los crudos
    È un attivista del movimento
    Soprattutto latino in usa
    Partecipa con fotografie e mostre ad eventi internazionali
    Come il word pride di Toronto 2016
    Sarebbe bello vedere un articolo
    Sul suo profilo di attivista musicista e fotografo
    Grazie per la possibilità di commentare

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