33 anni sono passati dall’uscita in sala di My Beautiful Laundrette – Lavanderia a gettone, cult LGBT di Stephen Frears interpretato da un giovanissimo e all’epoca quasi sconosciuto Daniel Day-Lewis.
Protagonisti della pellicola, ambientata a Londra durante il governo di Margaret Thatcher, un giovane pakistano e un amico d’infanzia, bianco e razzista, che si uniscono per gestire una lavanderia. Benché ostacolati dai pregiudizi dei rispettivi gruppi sociali, i due riescono a far decollare l’impresa innamorandosi l’uno dell’altro. Nel 1999 inserito al 50º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo dal British Film Institute, My Beautiful Laundrette diventerà serie televisiva.
Protagonista Kumail Nanjiani, attore pakistano naturalizzato statunitense nel 2017 decollato grazie alla commedia romantica The Big Sick, a detta di molti in odore di Oscar. 10 gli episodi previsti, con colui chiamato ad indossare gli abiti dell’estremista punk omofobo e razzista ancora da ufficializzare.
La serie sarà prodotta dal regista nonché sceneggiatore premio Oscar Stephen Gaghan, padre di Syriana con George Clooney, insieme allo sceneggiatore originale del film del 1985, Hanif Kureishi, e ad Alec Berg di Silicon Valley. Reazioni contrastanti sui social dinanzi all’annuncio di Nanjiani, eterosessuale chiamato ad interpretare un personaggio gay, se non fosse che l’orientamento sessuale non dovrebbe mai incidere sul ruolo da affidare ad un attore, tanto al cinema quanto in tv. Chiunque può e deve interpretare chiunque, d’altronde proprio di recitazione stiamo parlando.
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