Rilanciato da Netflix nel 2018, Queer Eye spopola negli Usa con i suoi fantastici 5 Antoni Porowski, esperto di enogastronomia; Tan France, esperto di moda; Karamo Brown, esperto di cultura; Bobby Berk, esperto di design; e Jonathan Van Ness, esperto di toelettatura. In 4 anni sono uscite sei stagioni, due speciali e una stagione ‘giapponese’, con ben 9 Emmy vinti. Un successo clamoroso.
Ed è proprio sull’onda di questo trionfo che Netflix vede e rilancia con Queer Eye: Germania, prima trasposizione internazionale del reality nato originariamente nel 2003 sul canale via cavo Bravo. Alle origini c’erano 5 gay esperti in materia di moda, stile, cura personale, interior design e cultura, chiamati a migliorare l’esistenza di una persona eterosessuale chiaramente bisogno d’aiuto.
Con l’edizione tedesca si va incontro ad una storica novità, ovvero la presenza di una donna all’interno dei fantastici 5, ovvero Leni Bolt, life coach affiancata da David Jakobs, Jan-Henrik Scheper-Stuke, Aljosha Muttardi e Ayan Yuruk. 5 gli episodi per ora realizzati da Queer Eye: Germania, in uscita il 9 marzo anche su Netflix Italia e in cui i Fantastici 5 incoraggeranno i loro “eroi di tutti i giorni” a introdurre cambiamenti positivi nelle loro vite. Tra le storie presentate vedremo il coming out di un giovane allenatore di calcio, un padre single che si rimette in gioco e il percorso di una giovane stressata che torna a godersi la vita.
Nel 2003, come dimenticarlo, venne prodotta la versione italiana di Queer Eye, da LA7, chiamata I fantastici 5, con protagonisti Mattia Boschetti, Guido Tommaso Oliva, Alfonso Montefusco, Marco Terzulli e Massimo De Pietro. Due stagioni vennero prodotte, con 22 episodi complessivi, prima della chiusura. Che Netflix Italia possa far risorgere i Fantastici 5 con Queer Eye Italy?
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