Il gran giorno stava per avvicinarsi. Avevano anche organizzato un servizio fotografico, due giorni prima del matrimonio, in una villa. Con 100 euro, avevano prenotato la location. Il fatto che erano due ragazzi non aveva interessato la segretaria, che aveva incassato il compenso pattuito e fissato la prenotazione, con data e ora. Gianni e Ciro sono una coppia gay, insieme da 12 anni, e quest’anno avevano deciso di consolidare la loro relazione con l’unione civile. Come spesso fanno le coppie, anche loro poco prima del matrimonio desideravano qualche loro foto da mettere nell’album di famiglia.
Per questo motivo, Gianni, Ciro e la madre di quest’ultimo poche settimane prima del grande giorno erano andati a vedere la villa, gestita da suore. Un fatto di poco conto, secondo la segreteria, in quanto “Ci hanno detto che a loro non importa se siamo gay, basta che paghiamo“, ha spiegato Gianni a Le Iene. Purtroppo, però, i gestori non erano dello stesso avviso.
“Qui non abbiamo le coppie gay”: la risposta della suora che annulla la prenotazione
Mancavano due giorni al matrimonio di Gianni e Ciro, quando ricevono una telefonata dalla villa. Gli viene detto che il servizio fotografico non si poteva più fare. Nessun’altra spiegazione, nessuna motivazione. I futuri sposi, allora, decidono di chiamare nuovamente la villa per avere dei chiarimenti.
Dopo un attimo di insicurezza, in cui Gianni e Ciro spiegano della chiamata ricevuta in cui la villa comunicava la disdetta, il loro interlocutore (una suora) svela il perché del rifiuto: “Due maschi? Allora no. Mi dispiace, no!“. E su richiesta dei ragazzi, spiega: “Due maschi qui non li facciamo venire, qui non abbiamo le coppie gay“. La telefonata continua, facendo notare che si tratta solamente di un servizio fotografico per un book, e che non devono essere le suore a sposare i due ragazzi. Ma niente, il rifiuto era già stato deciso: “E’ un servizio che non mi interessa, non mi interessa dei soldi. Mi interessa la morale“. E conclude: “Questo è un istituto di suore e non si permetta di fare queste cose!“. La telefonata si conclude così, senza permettere alla coppia gay di ribattere.
Gianni e Ciro, che nel frattempo hanno celebrato la loro unione, si dicono amareggiati per quanto accaduto. E si domandano: “Non capiamo come mai in questi giorni l’amore può fare più paura dell’odio“.
La chiamata de Le Iene alla villa
Anche Le Iene hanno provato a telefonare alla villa per chiedere informazioni su quanto accaduto. Una telefonata di pochi secondi, perché dopo aver esposto la situazione, la voce che ha risposto alla loro chiamata ha detto semplicemente “Non sono a conoscenza di questo caso. Adesso la devo lasciare“. Un “no comment” alquanto brusco e volgare, da parte di un istituto di suore.
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