L’omotransfobia, purtroppo, non conosce confini, in egual misura a quel Covid-19 che ha paralizzato il mondo. Il virus dell’odio infetta tanti italiani, come appurato con i dati statistici e mediaticamente denunciati nei giorni scorsi, ma anche tanti altri popoli. In Francia, ad esempio, il ministero degli interni ha diffuso dati inquietanti per la Giornata Mondiale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia.
+ 36% dei casi in un anno appena, come riportato da France-Presse. 1.870 vittime di reati omofobici o transfobici, rispetto ai 1.380 del 2018, ha affermato il ministero in una nota. Tutto questo senza dimenticare il boom del 2018, che gli attivisti lgbt francesi avevano già definito “l’anno nero”.
Gli attacchi verbali rappresentano il 33% dei casi, mentre il 28% delle denunce ha riguardato violenze fisiche e sessuali. Le vittime erano prevalentemente uomini – il 75% – con circa sei su 10 reati commessi contro i minori di 35 anni. Ma i numeri effettivi sono ovviamente più alti, ribadisce la polizia, poiché molti crimini d’odio continuano a non essere denunciati dalle vittime. “Queste cifre testimoniano la profonda presenza di omofobia e transfobia nella società”, ha tristemente concluso il ministro degli interni Christophe Castaner.
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