Adria, prof. taglia due “scene gay” da proiezione studentesca. È polemica
"Ha tagliato 2.07 minuti di un video nazionale per quale motivo? Per omofobia?", si sono chiesti gli studenti del liceo Bocchi di Adria.
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Dal 2004, 14 anni dopo la decisione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di rimuovere l’omosessualità dalle malattie psichiche, si celebra ogni anno la Giornata contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia, originariamente pensata dallo scrittore e attivista LGBTQ+ Louis-Georges Tin.
Questa celebrazione ha avuto grande riconoscimento, in particolare nel 2007 quando l’Unione Europea ha deciso di istituire la giornata mondiale contro l’omobilesbotransfobia invitando gli Stati membri a dotarsi di un sistema di leggi che superi le discriminazioni nei confronti della comunità LGBTQ+.
Lo scopo della Giornata contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia è chiaramente quello di ricordare quanto il bullismo omofobico/queer, le persecuzioni, le intidimazioni e la violenza nei confronti delle persone non eterosessuali e non cisgender abbiano le proprie fondamenta in una paura irrazionale e debbano essere fortemente denunciati e perseguiti dalle istituzioni.
In inglese questa giornata è nota con l’acronimo IDAHOT (International Day Against HomoTransphobia), da cui l’hashtag molto usato sui social #idahot.
Ecco tutte le notizie e gli aggiornamenti sulla Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la lesbofobia e la transfobia.
"Ha tagliato 2.07 minuti di un video nazionale per quale motivo? Per omofobia?", si sono chiesti gli studenti del liceo Bocchi di Adria.
Voto bipartisan. La mozione ha avuto il parere favorevole del governo, espresso dalla ministra per la Famiglia e le pari opportunità Eugenia Roccella. "Ipocriti", ha tuonato Fabrizio Marrazzo.
"Gualtieri dovrebbe andare ad affiggere i manifesti in prima persona, schierandosi con le donne che difendono la libertà e l'inviolabilità del corpo femminile", ha attaccato la ministra per le pari opportunità difendendo ProVita.
A+Love il nome della campagna, che richiama il concetto di inclusione e il superamento di tutte le manifestazioni di intolleranza e discriminazione in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
"Il Governo ribadisce il suo impegno contro ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza."
Una campagna che vede schiene nude, segnate da scritte indecenti, offensive, discriminatorie, solo apparentemente indelebili perché da cancellare il prima possibile.
Lo studio dell'ISTAT in collaborazione con UNAR evidenzia un problema concreto e rampante di omobitransfobia sul posto di lavoro.
5 libri per creare cultura intorno al tema dei diritti e della discriminazione
Pubblichiamo oggi 17 Maggio Giornata Internazionale contro l'Omobitransfobia tutte le storie del report di Arcigay. Le stime sono al ribasso.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del contrasto ad ogni forma di discriminazione, odio e violenza verso le persone LGBT+, attraverso la promozione della cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
"Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea e la nostra Costituzione", ha tuonato il Capo dello Stato in occasione della Giornata contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia.
Le vittime sono per il 31,6% giovani tra gli 11 e i 26 anni.
I protocolli scaduti e non aggiornati. I genitori di figli LGBTQIA+ che non parlano con medici che non sono preparati. L'intervista al presidente di Amigay, Manlio Converti.
Un giovane ha trovato un cartello con l'indecente insulto. (Attenzione questo articolo potrebbe urtare la tua sensibilità.)
Caro omofobo, questo è un call out ufficiale.
Commenti alla luce del sole, con nome, cognome e volto. (Attenzione, questo articolo potrebbe urtare la tua sensibilità.
Sono solo alcune delle dichiarazioni più omobitransfobiche della maggioranza di destra che sostiene il Governo Meloni.
In vista del 17 maggio, l'Europa chiede agli stati membri di non arretrare sui diritti LGBTQIA+.
Malta davanti a tutti, volano Spagna e Finlandia. L'Italia che boccia il DDL Zan e dichiara guerra alle famiglie arcobaleno è riuscita persino a perdere una posizione.
La speranza è che almeno Sergio Mattarella, faro della Repubblica, torni a puntare il dito contro l'omotransfobia come fatto nel 2017, 2019, 2020, 2021 e 2022.