L’omosessualità nel calcio è ancora un tabù, ma c’è chi – come la Nazionale di calcio danese – cerca di lanciare un messaggio di inclusione e libertà.
Il messaggio, lanciato dalla Federazione danese in collaborazione con l’associazione Calciatori e il Comune di Copenhagen, è Fodbol For Alle: Il Calcio è di Tutti. In questi giorni le strade della capitale sono tappezzate da questi giganti cartelloni pubblicitari contro l’omofobia.
Uno degli ambasciatori della campagna, il centrocampista dell’Huddersfield Town Mathias Jorgensen, ha dichiarato: “L’omofobia fa ancora parte del calcio danese, ma insieme possiamo cambiare le cose: facciamo in modo che tutti si sentano benvenuti allo stadio, nei club e negli spogliatoi. Il calcio è il nostro sport, ci deve essere spazio per tutti”. Lo stesso Jorgensen, nel novembre 2016, si era scagliato duramente contro i cori da stadio omofobi: “Quando gioco non mi piace sentire che un intero stadio intona cori offensivi contro gli omosessuali e l’omosessualità. E credo che molti tifosi, quando rientrano a casa, non pensano a ciò che fanno”.
Anche Pernille Harder, attaccante del Wolfsburg, ha postato sui social un’immagine che la ritrae con la faccia arcobaleno. Questo il suo commento: “Il calcio appartiene a tutti, non ci importa chi ti ama”.
Anche nelle sfide internazionali, però, la Danimarca sta mostrando il suo lato migliore: nell’amichevole dello scorso 7 giugno con la Germania, ad esempio, i calciatori Christian Eriksen e Julian Draxler sono scesi in campo indossando una fascia arcobaleno.
La Federazione italiana prenderà esempio?
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Il problema è che i prossimi mondiali saranno in Russia paese omofobo e che predica odio contro i gay. Andare a giicare là sarà comodo per i soldi ma per i diritti è un clamoroso autogol.
Tutto un altro mondo la Danimarca, ragazzi miei. In Italia?! Ahahaha forse nel 2084 i miei bisnipoti vedranno una cosa simile...forse.