Un’altra denuncia di omofobia, in questa settimana che parrebbe non voler finire mai, in quanto a discriminazioni. La Procura della Repubblica di Padova ha infatti chiesto il processo per una coppia di genitori bulgari e un loro connazionale, accusati di sequestro di persona, lesioni e violenza privata nei confronti del figlio omosessuale.
Il giovane frequentava un coetaneo italiano, a Padova, dove andava all’università, ma nel maggio del 2016 i due genitori si sarebbero catapultati nel loro appartamento, picchiandolo, trascinandolo via e obbligandolo ad abbandonare gli studi, per poi spedirlo dai parenti nel Mar Nero.
Un’autentica follia omofoba, che ha rovinato la vita al ragazzo. Ora sarà il giudice a dover intervenire, con le udienze preliminari. Negli ultimi tre giorni abbiamo assistito ad orrori su orrori, tra Sassari, Napoli e il Trentino, insulti, minacce inseguimenti.
“Ogni giorno al nostro servizio Gay Help Line 800713713 si registrano oltre 50 casi di discriminazione contro persone lesbiche, bisessuali, gay e trans. L’omofobia in Italia non è mai in calo purtroppo, servono delle azioni concrete. Chiediamo al Premier Conte di impegnare al più presto il governo per una legge contro l’omofobia, come quella presentata nei giorni scorsi dai senatori della sua maggioranza“, ha tuonato Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center.
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Scommettiamo che Salvini e company se ne infischiano di fare un post su facebook per questo ragazzo? E scommettiamo che se dicono qualcosa punteranno sul fatto che i genitori sono stranieri invece che sul fatto che un ragazzo è stato vittima di omofobia?