Terza aggressione omofoba in pochi giorni nell’Italia di fine 2019. La prima denuncia di ottobre arriva dall’Arcigay del Trentino, che ha riportato una vera e propria aggressione omofoba ai danni di una coppia gay, nel comune di Mezzolombardo.
Una vera e propria aggressione fisica e verbale, nel corso di quella che sembrava una normale tranquilla passeggiata domenicale di una coppia per le strade della propria città, follemente interrotta da violenti insulti, urla e minacce a sfondo omofobo da parte di un gruppo di assalitori.
L’episodio è sintomatico anche del disinteresse delle istituzioni locali, che per prime non sembrano interessate al benessere della comunità LGBT+, restando in silenzio ed evitando il dialogo e il confronto con le associazioni, gli enti e i movimenti che sul territorio ogni giorno informano e sensibilizzano per prevenire le violenze contro chi è semplicemente se stesso e desidera vivere la propria vita in libertà. Come può la PAT pensare di prevenire la discriminazioni ed episodi di questo tipo, se per prima decide cancellare i fondi destinati all’educazione di genere e al contrasto dell’omofobia nelle scuole, prendendo anzi decisioni che vanno nella (pericolosa) direzione opposta? Come si può pensare di sconfiggere i “mostri” che l’ignoranza genera, se non si fa nulla per rendere più inclusivo il nostro tessuto sociale e culturale?
I due ragazzi, secondo quanto riportato da TrentoToday, sarebbero stati seguiti e affiancati da un furgone. A quel punto sarebbero scese alcune persone, che hanno rivolto ai due frasi ingiuriose, e chiaramente omofobe.
“Il lavoro di contrasto all’omo/bi/transfobia non può più ricadere unicamente sul lavoro volontario e gratuito dell’associazionismo locale“, rimarcano dall’Arcigay. “Sono necessari impegno ed interesse anche degli enti pubblici locali, per superare gli slogan “copia/incolla” e le semplici dichiarazioni d’intenti che, per quanto positive, non trovano poi riscontro nella realtà con azioni vere e proprie“.
Alla coppia coinvolta in questo episodio va tutta la vicinanza, la disponibilità e il sostegno di Arcigay del Trentino: non siete soli, in questo momento difficile. Cercheremo di fare luce sulla vicenda e continueremo a lavorare affinché la quotidianità dei nostri affetti non risulti più oggetto di scherno, discriminazione e violenza.
Nel weekend appena trascorso ci sono state aggressioni anche a Sassari e Napoli. Da nord a sud, l’omofobia non conosce confini territoriali.
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i gay che votano la destra perchè non vanno da Salvini, Meloni Berlusconi a pretendere che lega, fdi e fi votino una legge contro l'omofobia?