Nell’estate faraonica del primo Milan cinese un giovane in arrivo dalla Primavera aveva fatto sorridere i tifosi rossoneri. Patrick Cutrone, 19enne che il calciomercato estivo dava quasi certamente in partenza, per fare gavetta altrove visti i tanti (pseudo) campioni arrivati a Milanello.
E invece Cutrone, centravanti della nazionale Under-21 italiana, non solo è rimasto all’ombra della madunnina ma ha avuto l’onore di decidere il derby di Coppa Italia contro l’Inter di Luciano Spalletti giocato ieri sera.
Un quarto di finale bloccato sullo 0-0, con le due squadre costrette ai supplementari sotto un autentico diluvio. Poi, dal nulla e come un lampo, il goal di Cutrone, subentrato a partita in corso, scattato sul filo del fuorigioco su lancio di Suso e bravissimo a bruciare Handanovic, monolite nerazzurro.
Combattente uomo d’area, abile nel dribbling, veloce e tecnicamente apprezzabile, il giovane Patrick ha presto fatto dimenticare gli spenti André Silva, portoghese costato 38 milioni di euro, e Nikola Kalinić, croato strappato alla Fiorentina per 25 milioni, entrando rapidamente nel cuore dei tifosi rossoneri.
Immancabile lo strip in campo, con t-shirt dalla gioia gettata al vento e inevitabile ammonizione, per un giovane dichiaratamente single e autentico predestinato. Prototipo del bomber moderno, punto d’incontro tra Mandzukic e Inzaghi, Cutrone è forse l’unica nota positiva di questa assai deludente stagione rossonera. Cacciato Vincenzo Montella a causa degli scadenti risultati dopo gli oltre 200 milioni di euro spesi in estate, il Milan si è affidato a Rino Gattuso, ex bandiera promosso allenatore fino a ieri sera in odore di possibile esonero. Poi, dal nulla, è comparso Cutrone…