Parole di fuoco piovono addosso all’assessore al Turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti per la sua iniziativa di unire alcune coppie gay in occasione del Pride regionale. Il consigliere regionale del Pdl Giovanni Donzelli, accusa la collega di voler "permettere di togliersi qualche sfizio in più a chi sfila con perizoma e cappelli piumati". Il riferimento è al favore con cui Scaletti guarda alle adozioni per le coppie gay oltre che ai matrimoni per le persone dello stesso sesso. Eppure per Donzelli "i carri volgari e provocatori del gay pride e le carnevalate dei finti matrimoni celebrati da veri rappresentanti delle Istituzioni, non giovano alla causa dei diritti e non indeboliscono tanto le discriminazioni quanto le Istituzioni che si dovrebbero rappresentare".
Sempre dal Pdl c’è chi parla di "carnevale della politica" e "atteggiamenti burleschi". La portavoce del gruppo in Consiglio regionale Stefania Fuscagni dice che "dinnanzi a questioni importanti come le nozze gay, si puo’ essere d’accordo, come lo è Cristina Scaletti, o si può essere contrari, come lo sono io, ma non dovrebbe esser permessa la banalizzazione del tema. Insomma: sono contraria a riconoscere il matrimonio tra omosessuali, ma sono anche fortemente contraria a ridurre le loro richieste a ‘carnevale della politica’. Probabilmente essere a Viareggio fa contrarre atteggiamenti burleschi".
Dichiarazioni definite "gravissime" da Alessio De Giorgi, il direttore di Gay.it, portale al quale che questa mattina l’assessore aveva spiegato il senso dell’inziativa sulle coppie gay. Quelle del Pdl "sono parole dettate dall’odio, da una profonda ignoranza, dalla mancanza totale di rispetto dei cittadini LGBT e delle migliaia di persone che sabato sfileranno, con o senza piume, con o senza lustrini, per le strade della città viareggina. Venga Donzelli a vedere come accanto alle drag queen, ai ballerini ed a quanti legittimamente decidono di sfilare in modo colorato – giacchè è loro diritto farlo, in uno stato non confessionale -, ci saranno tante, tantissime persone decisamente più normali di lui".
Il Comitato Toscana Pride giudica "rinsecchite" le critiche "di certi esponenti del centrodestra toscano". "Al primo accenno ai matrimoni gay e lesbici, si spara ad alzo zero un ‘Carnevalata!. "Noi capiamo e abbiamo a cuore le vostre frustrazioni, perché il vostro bisogno di emergere, di farvi vedere, di essere riconosciuti, è stato per decenni il nostro bisogno. Ma non è così che si fa, lasciatevelo dire: scagliare maledizioni e invettive non vi solleverà né il morale, né il consenso elettorale".
A difendere l’iniziativa di Scaletti anche Franco Grillini (IdV) che, anzi, invita altri assessori a fare come la sua collega di partito. "A chi parla di pagliacciate ricordiamo che i diritti delle persone non possono mai e poi mai essere considerati secondari o irrilevanti e che le pagliacciate sono piuttosto le giaculatorie di tanti politici schierati fieramente a difesa di un unico modello familiare salvo poi fare l’opposto nella vita privata. Da tempo in Italia molti partiti di sinistra, tra cui per primo l’Idv, si sono schierati per il riconoscimento del matrimonio anche per le persone omosessuali, obiettivo raggiunto in molti paesi europei e in 6 stati Usa. Si parla quindi di un tema peraltro condiviso da una larga parte dell’opinione pubblica e ormai acquisito dal consenso popolare. Come Gaynet invitiamo tutti a partecipare quindi al pride di Viareggio e a dare il proprio contributo ad una manifestazione laica e civile nella Toscana dei diritti e delle libertà".
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