Preoccupato dalla sconfitta elettorale di Donald Trump, il presidente polacco Andrzej Duda prosegue sulla strada dell’omotransfobia. La guerra polacca alla comunità LGBT va infatti avanti a passo spedito, con una nuova proposta di legge dall’inequivocabile nome “Stop LGBT” presentata ieri dal gruppo Life and Family Foundation. Una proposta di legge sostenuta da oltre 200.000 cittadini polacchi, che hanno abbracciato un’iniziativa popolare di fatto legittima avendo superato le 100.000 firme previste. Se approvata, vieterebbe i Pride e qualsiasi altro incontro pubblico che “promuove” l’identità queer in tutto il territorio polacco.
Alla sbarra andrebbe qualsiasi promozione del “sesso come entità indipendente dalle condizioni biologiche” e qualsiasi soluzione legale “volta a privilegiare relazioni sessuali“. L’eventuale legge andrebbe a vietare “Parate per l’uguaglianza, esibizionismo, profanazioni, provocazioni, insulti a simboli cattolici, derisione della bandiera e di altri simboli nazionali“, afferma la petizione.
Il progetto #StopLGBT mira a garantire che il principio costituzionale della protezione della famiglia sia incluso nella pratica di tenere riunioni pubbliche, in modo che lo spazio pubblico sia libero dall’omopropaganda e che i cittadini non debbano guardare orribili spettacoli nelle loro strade.
Il terrificante disegno di legge è sostenuto da parte della chiesa cattolica polacca. Ora sarà il parlamento a dover prendere parola. Il leader del partito Diritto e Giustizia Jarosław Kaczyński ha in passato già esortato il Paese a vietare tutti i Pride, da lui definiti “teatrini itineranti“. Ma vietare per legge una manifestazione pubblica e pacifica significherebbe andare a colpire la Costituzione. Anche l’omofobo presidente polacco Andrzej Duda, già pubblicamente criticato da Joe Biden, dovrà necessariamente tenene conto.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Purtroppo, se necessario, il governo omotransfobico, misogino e antiabortista guidato da Duda modificherà anche la Costituzione, pur di approvare questa legge liberticida. Come ben sappiamo la stessa cosa è già accaduta in Russia e accadrà presto anche in Ungheria. Il movimento contro i diritti umani delle persone LGBTQI+ è transnazionale e in Italia ha come rappresentanti politici Salvini e Meloni. Lo scandalo è che l'UE permetta tutto ciò.