Il celebre presidente omofobo polacco Andrezj Duda sarebbe molto “preoccupato” dalla rovinosa caduta di Donald Trump, uscito perdente dalle elezioni presidenziali della scorsa settimana.
Secondo quanto riferito, la prospettiva di una presidenza Joe Biden avrebbe messo in crisi la Polonia e il suo governo populista/estremista, visti i precedenti attacchi del neo presidente democratico alle decisioni prese da Duda. D’altronde la presidenza polacca aveva tratto evidenti benefici dall’appoggio incondizionato di Donald Trump, che aveva addirittura accolto Duda alla Casa Bianca appena quattro giorni prima delle elezioni presidenziali polacche.
Stretti legami che hanno visto la Polonia assicurarsi la presenza militare degli Stati Uniti sul proprio territorio e sostenere le politiche americane sul Medio Oriente, dando addirittura il nome “Fort Trump” ad una grande base militare polacca. Tutto questo con Biden che sui social attaccava a testa bassa la Polonia e le sue tristementi celebri zone “libere dall’ideologia LGBT”, sottolineando su Twitter come non abbiano “posto nell’Unione Europea o in nessuna parte del mondo”.
Secondo gli esperti, il principale partito di Duda Law and Justice (PiS) strebbea ora faticando a digerire la sconfitta di Trump, con non poco nervovsismo montato in pochi giorni. “La Polonia perderà il suo status di partner privilegiato e sia il PiS che il presidente Duda sono preoccupati”, ha detto all’Afp Ryszard Schnepf, ex ambasciatore polacco negli Stati Uniti. “Non sanno come verranno trattati dalla nuova amministrazione”.
Schnepf ha rivelato che PiS “è molto scontento di perdere un così potente alleato sulla scena internazionale. Isolato all’interno dell’Unione Europea, PiS ha avuto il conforto di essere sostenuto dall’altra parte dell’Atlantico grazie a Trump”.
Tensioni che sono emerse in un tweet pubblicato sabato scorso dal presidente Duda. Mentre il resto del mondo celebrava la vittoria di Biden, Duda si è congratulato con lui per la sua campagna presidenziale ma non per la sua vittoria, sottolineando come la conta dei voti fosse ancora in corso. Un messaggio in netto contrasto con le “più calorose congratulazioni” che inviò a Trump poco dopo l’annuncio della sua vittoria choc ai danni di Hillary Clinton, nel 2016.
Anche l’emittente statale polacca TVP è stata assai fredda sulla vittoria di Biden, evitando di descriverlo come il presidente eletto bensì come un politico “indicato da alcuni media statunitensi come il vincitore delle elezioni presidenziali”. La speranza è che Biden, una volta alla Casa Bianca, faccia ancor più pressione insieme all’UE affinché la Polonia scriva la parola fine alla propria omotransfobia di stato.
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Bene! Che tremino pure quell’omotransfobico antiabortista di Duda e tutti gli altri populisti d’Europa! L’Unione Europea dovrebbe agire con forza e convinzione contro le cosiddette zone “libere dall’ideologia LGBT” e più in generale contro tutte le politiche autoritarie del governo polacco.
Purtroppo l’UE è solo una “unione” economica ed a fatica sta facendosi strada l’idea che debba diventare unione politica a tutti gli effetti , con leggi valide in tutti gli Stati aderenti.
Vero, purtroppo fino ad ora si è dimostrata solo un’unione economica, non politica e dei popoli che la compongono. Questo è il suo peccato originale però già ora esistono valori, principi, trattati che compongono la Costituzione Europea e le condizioni minime necessarie per potervi aderire. Se vengono violate devono scattare infrazioni pesanti e azioni politiche.